Gary Player: “La Ryder Cup va abolita. Anzi, no”

(fonte Gary Player IG profile)

Gary Player: “La Ryder Cup va abolita. Anzi, no”

Gary Player ha compiuto novanta anni.

Sono quasi certo che non arriverò alla sua età, e anche se dovesse succedere, é sicuro che non sarò in forma come lui, che da sempre si prende cura del suo fisico in modo quasi maniacale.

Fatto sta che, come ha dichiarato durante un’intervista rilasciata a Golf Digest, gioca a golf quattro volte alla settimana e tira il drive a 240 yards.

Ma il passaggio più interessante di quella intervista é stato un altro.

Mentre spiegava la sua personale formula di lunga vita, la narrazione ha preso una piega inaspettata:

“…Inoltre, l’alcool é un killer. Tutti bevono”

“Non so se avete notato cosa é successo alla Ryder Cup quest’anno: tutti usavano la parola FxxK

“E vi dirò la ragione per cui la Ryder Cup va rottamata”.

Ecco il punto in cui l’intervista ha virato di bordo:

“Sì, mi piacerebbe che fosse abolita, e vi dirò perché”

“Nessuno ama il golf più di me, ma lo amo con una tale intensità che mi sono seduto e ho fatto una smorfia”

“Tutto il mondo stava guardando: tutto ciò che si sentiva era la parola FxxK e si vedevano persone comportarsi male”.

Alla domanda successiva, circa l’esistenza di una possibilità di salvare la Ryder, ha risposto:

“Esiste. Basta guardare Augusta: Avete mai visto una cosa del genere ad Augusta? Avete mai visto una cosa del genere allo U.S.Open? Al British Open (Player chiama The Open come gli amercicani, NDR)? No”.

Parole come sassi, scagliati peraltro dal più anziano tra tutte le leggende del golf viventi, che hanno fatto agitare i piani alti del golf professionistico.

Ed e così che, come dal nulla era arrivata la dichiarazione, due giorni fa Player ha diffuso un comunicato di tono molto diverso:

“E’ stato portato alla mia attenzione il fatto che alcuni media hanno riportato che io desidero vedere la fine della Ryder Cup: nulla é più lontano dalla realtà”

“Ho la massima considerazione per gli organizzatori, la PGA of America e la Ryder Cup Europe”

“Ovviamente, date le mie origini sudafricane, non ho mai giocato la Ryder Cup. Ma, per tutta la mia carriera, ho amato giocare il match-play…”

“Inoltre, essere stato Capitano del Team Internationals nella Presidents Cup é stato uno degli onori più grandi della mia carriera”

“I miei commenti sulla Ryder Cup rappresentavano un segnale di allarme per questa grandissima competizone che rischia di finire per sempre se i recenti comportamenti di New York saranno ancora tollerati, con il rischio che possano diventare qualcosa di peggio”.

Signor Player, La ringrazio dal profonddo del cuore per avere rimesso la narrazione sul giusto binario, e condivido al 100 % la Sua preoccupazione.

Il fatto che i tifosi americani, quando giocano in casa, siano perennemente sopra le righe ha un pò stufato, ma la soluzione la deve trovare l’organizzatore locale.

Capito PGA of America?


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