General Play, la Mauritius Golf Federation cambia le regole
Il primo campo da golf di Mauritius, il Gymkhana Club, fu aperto dagli inglesi nel 1894.
Alla data del 31 Dicembre 2023 la Mauritius Golf Federation (nata nel 1994) contava, secondo il rapporto Global Golf Participation 2024, realizzato dalla European Golf Association, 1.673 iscritti (1.271 gentlemen, 317 ladies e 85 juniores).
I campi affiliati sono complessivamente quindici.
Ma non é della Federazione in sé che voglio parlarvi, quanto di un comunicato di nemmeno venti righe che la stessa ha pubblicato alla fine dell’anno scorso.
La brevità del testo é giustificata dal fatto che il titolo é già di per sé esplicativo del contenuto della risoluzione presa dai vertici della MGF:
“World Handicap System – Abuso degli scores di General Play (Social scores)”.
Il Comitato Handicap e Regole della Federazione del paese africano, con grande coraggio e determinazione, ha assunto una posizione ferma nei confronti di un fenomeno che si manifesta anche in altre parti del mondo dove vige il World Handicap System.
Dall’analisi degli scores di General Play é emerso il malcostume di consegnare risultati largamente sopra par, che facevano di conseguenza lievitare gli handicaps, poco prima di gare dove erano in palio premi di valore significativo.
Da qui la decisione della Federazione, esposta chiaramente nel comunicato:
“Al fine di prevenire la continuazione di questo abuso, a partire dal 1 Gennaio 2025, verranno considerati per il calcolo dell’handicap solo gli Scores di General Play con un risultato netto pari al par od inferiore ad esso”
“Ai giocatori non é permesso caricare (sulla App della Federazione, NDR) qualunque Score che sia inferiore a 36 punti stableford”
“Il marcatore chr approva lo Score sulla App deve garantie l’applicazione delle nuove linee guida”.
E’ prevista una eccezione nel caso che il giocatore non abbia presentato alcuno Score nei 3 mesi precedenti: in tale situazione é ammesso il caricamento di uno Score sopra par.
Il comunicato é ovviamente al vaglio dei vertici del World Handicap System, che si trovano, secondo il mio modesto parere, in una posizione abbastanza scomoda, dovendo scegliere se sconfessare il General Play così come era stato da loro stessi concepito, o dare contro ad una risoluzione il cui contenuto non si può non condividere.
