Alla fine a J.B Holmes è bastato un -1 per portare a casa la vittoria nel Genesis Open. Per lui è la quinta sul PGA Tour, conquistata quasi quattro anni dopo l’ultima, ottenuta nell’aprile 2015 superando al playoff Spieth e Wagner nello Shell Houston Open.
Sul famoso percorso del Riviera CC (par 71) a Pacific Palisades, in California, Holmes (-14, 63 69 68 70) ha approfittato della giornata no di Justin Thomas (75 sulle ultime 18 buche) e Adam Scott (76), che si trovavano al vertice della gara dopo il terzo giro e che hanno disputato con lui il round conclusivo. Per JT, partito con ben quattro colpi di vantaggio, solo il secondo posto (-13), mentre il campione australiano è finito in settima posizione.
Bel recupero invece per il coreano Si Woo Kim (-12) che con il suo 66 conclusivo (-5) è risalito fino al primo posto, seguito a – 11 da Marc Leishman e Rory McIlroy. Belle risalite anche per Hideki Matsuyama (-4) e Dustin Johnson finiti noni dopo aver recuperato rispettivamente 27 e 13 posizioni.
L’attesissimo Tiger Woods (-6, 70 71 65 72) aveva fatto sperare tutti i suoi tifosi in un grande risultato, dopo il 6 sotto par del terzo giro (subito cinque colpi in meno sulle quattro buche iniziali, con un eagle e tre birdie). Tiger però, dopo un eccellente avvio anche nel giro finale (tre birdie in sette buche) ha perso il ritmo della rimonta, infilando quattro bogey in sei buche. Senza questa sequenza negativa sarebbe finito quinto e invece alla fine ha dovuto accontentarsi del 15° posto.
Il montepremi era di 7.400.000 dollari, di cui quasi 1.300.000 sono finiti sul conto di J. B. Holmes.
Prossimo appuntamento del PGA Tour, dal 21 al 24 febbraio, con il WGC Mexico Championship, in abbinata con l’European Tour. In programma il rientro di Francesco Molinari.