Perfezione da Open, una qualità da Major grazie ai green keeper di Margara. La finale chiama gli appassionati che vogliono seguire i più forti dalle prime luci dell’alba.
Fanno bene, lo spettacolo inizia con un walzer tra le prime nove buche, un ballo lento ma ritmato tra molti par e pochi birdie. Il rock però si fa sentire nelle buche di chiusura, grazie a talenti purissimi del golf internazionale.
Tarrio disturba tutti con il suo gioco aggressivo ma oggi i green non si son fatti domare dallo spagnolo. Lucas Nemecz non è preciso con il tee shot ma recupera con forza e gran coraggio. Chiuderà a 14 colpi sotto al par in seconda posizione per il torneo. Punti importanti per lui nel ranking di stagione.
Menzione d’onore per l’Amateur Giovanni Manzoni, Manzo centra le piste del torneo, ascolta il caddie e vola a -9 portando il tricolore nella top ten del Challenge Tour. Ancora una volta l’Italia del golf cresce e si fa rispettare.
Pubblico, telecamere e luci del palco son però per il Portogallo. Ricardo Gouveia è in stato di flow che permette un gioco alle aste da funambolo professionista. Questo il Putt per il -16 alla 18 per proclamarlo vincitore del torneo. Gouv lo conosciamo, ha già vinto in Italia 7 anni or sono, adora il nostro paese ed in premiazione il suo “Grazie Mille” riempie di gioia chi è arrivato ad applaudirlo.
Bravo Ricardo, un gioco senza paura, l’atteggiamento tipico di chi ha appena deciso che il Tour Maggiore è a portata di mano.
Grazie ragazzi, grazie Challenge Tour, passeggiare vicino alle stelle di domani ci piace molto e ci ricorda perché abbiamo scelto di giocare lo sport più bello del mondo.
Che sport, che meraviglia
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