I grandi assenti a Brookline

I grandi assenti a Brookline

Il fatto che la USGA abbia ammesso a partecipare allo U.S. Open tutti i giocatori aventi diritto, a prescindere dalla loro adesione alla LIV Golf di Greg Norman, ha fatto sì che il field attualmente in campo sia di tutto rispetto e degno di un Major.

Nel comunicato rilasciato una decina di giorni fa, hanno definito il torneo, vantandosene, come “il più open del mondo”.

L’ho trovato un gesto veramente nobile, nel pieno spirit of the game, e spero che le voci di ripensamento per il futuro da parte del  CEO della USGA Mike Whan  restino tali.

Pur tuttavia, dobbiamo registrare alcune assenze di una certa importanza.

Paul Casey

Il giocatore inglese é stato un pilastro dei Majors nelle ultime due decadi.

Un infortunio alla schiena lo sta perseguitando in questa prima metà dell’anno, e lo ha costretto al ritiro al WGC Match Play di Austin e al Masters Tournament.

Da allora non é più sceso in campo, ma conta di presentarsi sul tee della 1 all’Open Championship.

Bubba Watson

Un altro infortunato di lusso.

Watson ha rivelato di avere una lesione al menisco che richiede un intervento chirurgico.

E così il due volte Masters Champion ha dovuto rinunciare ad un Major per la seconda volta in dodici anni.

Tiger Woods

Rientro con bagno di folla al Masters Tournament, concluso al 47mo posto.

Ha passato il taglio al PGA Championship, ma durante il terzo giro ha deciso di ritirarsi.

Purtroppo il recupero delle ferite subite nel grave incidente stradale dell’anno scorso é estremamente impegnativo.

Ha annunciato che non avrebbe disputato lo U.S.Open con l’obiettivo di essere presente a St.Andrews.

Rickie Fowler

L’ex numero 4 al mondo (ora occupa la 146ma posizione nell’OWGR) é tuttora alla ricerca di uno stato di fprma che gli consenta di tornare ad essere competitivo.

Per il secondo anno di seguito non é rientrato in nessuna categoria di qualifica per l’Open del suo paese.

Lee Westwood

L’unico giocatore del lotto che ha partecipato all’evento inaugurale della Saudi Super League.

Anche lui, come Fowler, non sta attraversando un periodo di grande forma.

Si trova certamente in una posizione migliore rispetto a Rickie, ma il 78mo posto nel World Ranking non gli ha aperto le porte del The Country Club.


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