I produttori di attrezzatura e la LIV Golf

I produttori di attrezzatura e la LIV Golf

Ho avuto modo di toccare altre volte l’argomento del rapporto tra le grandi aziende produttrici di attrezzatura e la LIV Golf.

In una occasione era addirittura arrivata la notizia di una causa intentata dalla Adidas nei confronti della Lega saudita in merito a delle similitudini riscontrabili ( a detta dell’azienda tedesca) nei loghi.

Ora sembra che gli ultimi sviluppi nella telenovela del rapporto tra PGA Tour e LIV Golf abbiano effetto anche nel mondo dei produttori di attrezzatura.

E’ ovvio che i giocatori che hanno firmato con la LIV Golf avevano già dei contratti in essere, alcuni dei quali sono stati disdettati.

Nella fase di lancio della Lega saudita, solo un produttore non si é mai tirato indietro.

La PING era presente con il suo truck alla prima gara disputata nel mese di giugno del 2022 al Centurion Club, ed ha collezionato diverse altre presenze ai tornei in  questi due anni.

Come abbiamo detto, non ha dato disdetta dei contratti in essere, come dimostra il logo presente sul cappello di Louis Oosthuizen, fresco vincitore back-to-back all’AfrAsia Bank Mauritius Open.

(fonte AfrAsiabanck.com)

Ma la vera svolta é arrivata con il passaggio di Jon Rahm alla LIV Golf.

Come é noto, la scorsa estate lo spagnolo aveva firmato l’estensione del contratto che lo lega alla Callaway, che prevede anche una quota di partecipazione del brand Topgof Callaway.

Questo ha fatto di lui, senza dubbio, il brand ambassador numero 1 dell’azienda che, come dichiarato da Rahm stesso nella conferenza stampa dei annuncio della firma del contratto LIV, lo seguirà nella sua transizione.

E’ evidente che questa decisione da parte di un’azienda che pesa per un quarto del mercato mondiale non potrà lasciare indifferenti i suoi concorrenti.

La Taylor Made Golf (di proprietà della coreana Centroid Investment Partners) e la Titleist (idem come sopra, ma qui abbiamo una coppia di aziende, la Fila Korea, Ltd. e la Mirae Asset Private Equity ) dovranno valutare attentamente la loro stategia, che sarà, evidentemente, legata agli sviluppi della trattativa tra PGA Tour e PIF.


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