Il colore dei soldi (del PGA Tour)
La settimana scorsa é stata quella degli annunci di grandi cambiamenti da parte del Commissioner del PGA Tour.
Tali cambiamenti comportano la necessità di reperire le necessarie risorse finanziarie.
Jay Monahan stesso, dopo aver precisato che il PGA Tour manterrà il suo status di nonprofit organization (risposta indiretta a Tiger Woods e Rory McIlroy, che auspicano la trasformazione del Tour in una impresa con fini di lucro), ha poi individuato le fonti di finanziamento.
La prima é rappresentata dall’avanzo della gestione corrente.
“Nell’anno in corso il Tour sta conseguendo i migliori risultati di sempre nella storia del PGA Tour, di molto superiori a quelli fissati dal budget previsionale”.
Sull’avanzo ha certamente influito l’introito della prima annualità dei nuovi contratti dei diritti media.
In secondo luogo, il Tour attingerà alle riserve accantonate.
“Come ho già avuto modo di dire, il Tour nel corso degli anni é stato molto prudente nella gestione delle sue finanze accantonando delle riserve”
“Questo ci mette nella posizione di essere in grado di investire in programmi ed iniziative che consentano al Tour di crescere”
“Questo é il motivo per cui esistono, ed é per questo che continueremo ad usarle”.
L’entità aggiornata di tali riserve fu resa nota dallo stesso Monahan nello scorso mese di marzo, durante la conferenza stampa che precedette il The Players Championship: 225 milioni di $.
Terza ed ultima fonte, i partners e gli sponsor del Tour.
“Tutti coloro che vogliono seguirci, e che ci stanno seguendo, nella direzione che abbiamo preso, vogliono fare parte della crescita continua e dell’evoluzione del Tour”
“Capiscono che con i cambiamenti di cui abbiamo appena parlato, uniti ai cambiamenti cha abbiamo già messo in atto, saremo nella condizione di creare maggior valore”.
Questo é un aspetto difficile da valutare, ci sono troppe variabili in ballo.
Comunque, i soldi ci sono.
E se non ricordo male, un giocatore molto famoso lo aveva detto…
