Il golf del futuro si gioca questa settimana in Asia

Questa settimana tutti noi guardoni delle cose del green abbiamo una grande chance: quella di scoprire in anticipo i giovani campioni del futuro.

In Thailandia, su un tracciato strepitoso come il par 72 dell’Amata Spring Country Club, andrà il scena il quarto major della stagione amateur: l’Asia Pacific Amateur Championship. È il torneo più giovane e nuovo della quaterna reale dei dilettanti: insieme al titolo del British, dello U.S. Amateur e del campionato europeo  individuale, apre anch’esso al vincitore le porte al del prossimo Open Championship. E non solo: il winner del torneo se ne va infatti dritto, dritto al Masters dell’anno successivo.

Per dire, in passato l’Asia Pacific Amateur Championship è stato vinto per ben due volte da Hideki Matsuyama e l’australiano Cameron Smith, finché è rimasto amateur, ha provato ogni anno a conquistarlo e ogni volta è rimasto a pochissimi colpi dalla vetta. Si è poi rifatto quest’anno con il titolo del The Players e dell’Open Championship: bene, se non benissimo, direi.

Ora: perché è importante questo torneo? Prima di tutto perché ci dà la possibilità di scoprire talenti che non giocano mai dalle nostra parti (la gara è infatti aperta solo ai 39 paesi aderenti all’Asia Pacific Golf Confederation), ma che, come dimostrano i risultati dei coreani o dei giapponesi o degli australiani, sono davvero eccezionali. In secondo luogo, perché, come stiamo recentemente assistendo sul Pga Tour (e molto prima anche sull’LPGA Tour), si sta creando un esercito di giovani asiatici straordinari che prima o poi metteranno a fuoco e  ferro i vari circuiti pro.

Tom Kim (e non solo) docet.

Inutile a dirsi che in questa manifestazione, quando si gioca come quest’anno in Asia, generalmente sono i giapponesi, i coreani e i cinesi a farla da padrone, ma attenzione, perché, come già tra le signore, i giovani thailandesi sono tra i super favoriti.

Occhio dunque al numero 15 della classifica mondiale dei dilettanti, il 15enne thai Ratchanon Chantananwat, che quest’anno ha già disputato 11 tornei tra i pro e ha passato il taglio ben 9 volte. E non solo: nel 2022 il giovane si è pure preso la briga di vincere la Trust Golf Asian Mixed Cup bruciando di due lunghezze il suo amico Tom Kim.

Ratchanon TK Chantananwat

Non è un caso dunque se il LIV e Greg Norman abbiano già messo gli occhi sul ragazzino: il thai ha già giocato da amateur il torneo inaugurale del circuito saudita a Londra ed è una “riserva” di questo tour.

Per ribadire la crescente importanza di questo torneo, quest’anno saranno collegati via Tv ben 190 paesi, 40 in più dello scorso anno ed è lì, in quelle nazioni e tra quei giovani, che il golf sta crescendo e sta cambiando le regole del gioco.

Il LIV lo ha capito prima di noi.

(Ps in Italia, potrete seguire il torneo da giovedì a domenica su GolfTV e su Discovery Plus: saremo live dalle 9 alle 12 nelle prime due giornate, dalle 7 alle 10 sabato e dalle 6 alle 9 domenica).

 


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