È il round dei round, la situazione è bollente al Golf Nazionale.
Caddie in grande stile e giocatori in silenzio alla partenza ma anche per tutte le prime nove buche del torneo dove tutti hanno cercato il risparmio di energie. Giusto così con 38 gradi, a Sutri.
È difficile intuire chi farà il grande scatto mentre è facile capire la bravura di Will Enefer. L’inglese scrive 8 birdie sotto il par alzando il ritmo della gara e l’asticella per la vittoria.
Sfugge la concentrazione solo nel finale, Will scrive due bogey che lasciano sperare le retrovie.
Si accorge della situazione un campione assoluto.
Matteo Manassero non fa rumore sulle prime nove buche prima di passare ad un frastuono fatto di birdie. E non solo, l’eagle alla 14 è il sax in una serata di jazz che permette a Manny un cuscinetto prima del gran finale.
Par da manuale alla 16, par creativo e con brivido alla 17. Il pubblico corre alla 18, Manassero può farcela, Manassero può riscrivere un bel pezzo della storia del golf italiano.
La difficile uscita dal bunker è la firma di un giocatore di talento, che non ha mai smesso di crederci e continua a farci divertire.
Putt, birdie, vittoria. -21 per vincere l’Italian Challenge Open e salire in seconda posizione del ranking del circuito.
Festa, con gli altri italiani, felici di rivedere il sorriso di Manny e sicuri di rivederlo nel 2024 sul Circuito Maggiore europeo.
È difficile leggere queste parole quando un italiano vince in casa per tornare sull’European Tour.
Facile invece emozionarsi per un amico, che ha dato tanto, da e darà ancora al nostro sport.
Chiudiamo così con l’amore per il golf e per il caddie che illumina il Re di Roma.
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