L’impero del Sol Levante celebra il Masters Champion.
Con la vittoria del Masters, Hideki Matsuyama, oltre ad essere entrato tra i Majors’ winners, ha consolidato la sua posizione nella storia del golf giapponese.
Tutto il paese ha celebrato la grande vittoria del 29enne originario dell’isola di Shikoku.
Il primo ministro, Yoshihide Suga, ha dichiarato che la vittoria di Matsuyama ha rincuorato il popolo giapponese, incoraggiandolo durante il protrarsi della pandemia.
Masashi “Jumbo” Ozaki, campione degli anni 70-80, che fino alla vittoria del giovane Hideki vantava il miglior risultato al Masters, con un ottavo posto nel 1973, ha dichiarato:
“Questo è un grande risultato per il mondo del golf giapponese, ed è stato raggiunto in virtù della capacita del Signor Matsuyama di raccogliere le sfide e del suo coraggio…”
Ma le parole più significative dedicate al Masters Champion sono sicuramente quelle di Isao Aoki, membro della World Golf Hall of Fame dal 2004.
Aoki, diventato professionista nel 1964, è stato il primo giocatore giapponese a vincere un evento sul PGA Tour, aggiudicandosi l’Hawaiian Open (oggi Sony Open) nel 1983.
Era il giocatore giapponese con il miglior risultato in un Major, grazie al secondo posto dopo il duello con Jack Nicklaus allo U.S. Open del 1980 a Baltusrol.
Prima di domenica scorsa.
“Sono felice di aver potuto finalmente vedere la vittoria Giapponese di un Major all’Augusta National. Avrei voluto vincere là, ma il percorso mi ha sconfitto (il suo miglior risultato fu un 16mo posto)” ha dichiarato Aoki.
Ha anche sottolineato l’importanza del fatto che Matsuyama parteciperà alle Olimpiadi in patria come Masters Champion in carica.
Considerando quanto i giapponesi amano questo sport e quanto sono determinati, ho la sensazione che non sarà l’unico Major su cui sventolerà la bandiera del Sol Levante.