John Daly e la LIV Golf: “Dov’é la differenza?”
John Daly é stato sin da subito un sostenitore della LIV Golf.
E’ arrivato addirittura a pregare pubblicamente Greg Norman di consentirgli di unirsi alla Lega saudita e a lodare Mohammed bin Salman, principe ereditario dell’Arabia Saudita.
Il format di gioco, l’assenza del taglio e, ovviamente, l’importanza dei montepremi erano (e sono) tutte ragioni per le quali Daly desiderebbe giocare sulla LIV.
La discussione scatenata dalla firma da parte di Jon Rahm del contratto con la Lega guidata da Norman fornisce lo spunto a Daly per tornare sull’argomento.
Intervistato da Tucker Carlson nel corso del suo programma, il due volte vincitore di Major é stato, come sempre, molto diretto nelle sue risposte.
In particolare, quando Carlson gli ha chiesto il suo pensiero sulla LIV in generale e, nel dettaglio, sul passaggio di Rahm, Daly, dopo aver ribadito il suo apprezzamento per la Lega saudita, ha sostenuto che non c’é differenza tra quello che hanno fatto i giocatori LIV e quello che accadde 30 anni fa, quando lui ricevette somme ingenti (per l’epoca) per andare a giocare sullo European Tour.
“Io credo che il golf sia un gioco in crescita”
“Non ho intenzione di stare seduto qui e negarlo…io ho ricevuto un sacco di soldi per andare a giocare tornei in Europa, quale é la differenza (con la LIV, NDR)? Non c’é alcuna differenza”.
“Penso che la LIV sia molto divertente, io sarei perfetto per giocare lì”
“Ci sono concerti, i ragazzi si divertono, possono giocare in bermuda”
“Durante le Pro-Am possono girare con il cart, é un pò come giocare sul Champions Tour”.
Il punto di vista di Daly sulla LIV é chiaramente quello di un giocatore nella fase finale della sua carriera.
Credo, tuttavia, che non si possa negare che il campione statunitense abbia dato il giusto risalto al fatto che la componente monetaria ha sempre avuto un peso rilevante nelle scelte dei giocatori.
Quindi, su cosa verte veramente l’attuale discussione?
Sugli importi messi sul tavolo a o sulla loro provenienza?