Justin Thomas e il Player Impact Program.
Come abbiamo visto, il PGA Tour con l’istituzione del Player Impact Program ha fornito un importante incentivo economico ai Top Players.
Justin Thomas è indubbiamente uno dei potenziali beneficiari del programma.
Lo scivolone mediatico legato all’episodio che lo ha visto protagonista durante il Sentry Tournament of the Champions alle Hawaii sembrerebbe superato.
L’interruzione del rapporto con lo storico sponsor Ralph Lauren, è sicuramente stato un colpo all’immagine del giocatore del Kentucky.
Ma la vittoria del The Players, il quinto Major, nel mese di Marzo, gli ha fatto riguadagnare popolarità, oltre a svariate posizioni in classifica ed una non trascurabile quantità di $.
Intervistato in merito alla nuova iniziativa del PGA Tour, ha dichiarato:
“Non è mia intenzione dedicare attenzione a questo argomento. E’ sicuramente molto bello essere il più popolare, se lo desideri, ma io non sono qui per un un concorso di popolarità. Io desidero vincere i tornei di golf…”.
“Sono già attivo sui social media” ha continuato”collaboro con gli organi di stampa e le organizzazioni benefiche…io cerco di giocare un huon golf, il resto verrà da sè”.
Ma nonostante la sua indifferenza verso il Programma, JT reputa che sia una buona iniziativa, poichè è giusto che i giocatori che si adoperano a favore del PGA Tour nel suo insieme vengano ricompensati.
“…ragazzi come Tiger e Phil hanno sostenuto il gioco del golf ed hanno conseguito la loro ricompensa…hanno dirtto di essere tra coloro che possono trarre vantaggio dal programma…”ha concluso.
Justin avrà anche sicuramente pensato al suo amico fraterno Jordan Spieth, che dopo un periodo buio sta tornando alla ribalta.
Tra parentesi, l’MVP, uno degli indici utilizzati per “valutare” questa particolare performance dei giocatori, è stato concepito da una società fondata proprio dal padre di Spieth.
Guarda a volte le coincidenze…