La lettera di Tom Watson
Otto titoli Major in bacheca danno il diritto di condividere i propri pensieri in una lettera aperta indirizzata al Commissioner del PGA Tour, al Tour Policy Board e a tutti i propri colleghi?
Tom Watson pensa di sì.
Nella lettera, spedita e resa nota ieri, Watson, dopo avere augurato una pronta guarigione a Jay Monahan (come noto, il Commissioner, subito dopo l’annuncio dell’accordo di “pace”, ha fatto un passo indietro per affrontare una non meglio precisata “medical situation”, NDR) ha espresso, senza troppi giri di parole, il suo pensiero sull’accordo PIF/PGA Tour/DP World Tour.
“Sulla scia delle recenti notizie, riesco a comprendere le accuse di ipocrisia, e poiché Jay é una persona intelligente, so che anche lui le ha comprese”
“Secondo me, la comunicazione é stata gestita male ed il processo in base al quale il Tour ha concordato la partnership con il PIF é stato messo in atto senza una prassi corretta”
“Nella nostra qualità di giocatori che rappresentano il Tour, ed anche a nome degli azionisti del PGA Tour, io chiedo, quali scelte abbiamo?”
Watson ha poi sottolineato come, dopo l’incontro tenutosi prima dell’RBC Canadian Open tra Monahan ed i giocatori, siano molte le questioni rimaste aperte, augurandosi che ci sia una discussioen più esauriente prima del Travelers’ Championship.
“Il Commissioner ed il PGA Tour Board, dove siedono cinque giocatori, dovranno dare molte spiegazioni di persona per ottenere agevolmente il nostro consenso rispetto a questa partnership con il PIF”
“Gli azionisti del Tour, i giocatori stessi, la grande platea dei media di tutto il mondo, così come gli sponsors dei tornei ed i partners indipendenti del Tour richiedono una spiegazione dei benefici derivanti da questa partnership”
“Ad oggi, vi sono molte domande prive di risposte, che spero saranno affrontate con i giocatori da parte del management del Tour (le competenze di Monahan sono state ripartite tra Ron Price, Chief Operating Officer, e Tyler Dennis, Presidente e Vice-Presidente esecutivo, NDR) prima del Travelers’ ”
“Queste domande sono rese più difficili dall’ipocrisia di ignorare la questione morale, una posizione che é stata lungamente tenuta in grande considerazione dalla leadership del Tour”.
Il campione americano ha anche sottolineato la necessità di valutare con grande attenzione la questione del ritorno sul Tour dei giocatori che hanno dato le dimissioni, come Dustin Johnson.
“Ma la mia domanda principale resta questa: ‘Il PIF é veramente l’unica via praticabile per salvare il Tour dai suoi problemi finanziari? C’é un piano B?”
“E poi, cosa é chiesto in cambio, esattamente?”
“Abbiamo bisogno di chiarezza e meritiamo una totale chiarezza in merito allo stato di salute finanziaria del PGA Tour ed i dettagli del progetto di partnership”.
Le domande di Watson sono quelle che un pò tutti ci siamo posti e continuiamo a porci.
Aspettiamo con lui le risposte.