“La LIV ha impaurito gli altri Tours”
Potrebbe sembrare un’affermazione fatta da Greg Norman o da qualche dirigente della Lega sostenuta dal Fondo Sovrano Saudita.
Ma non é così.
La frase l’ha pronunciata Lee Westwood, nel corso di uan intervista rilasciata a Bunkered.
Nella platea dei giocatori LIV, quella di Westwood é indubbiamente una delle voci più pacate ed equlibrate, come ha già dimostrato in passato.
E’ stato uno dei primi giocatori ad unirsi alla LIV Golf, disputando tutti i tornei.
Ha concluso la stagione piazzandosi al ventesimo posto della classifica individuale, mentre i suoi Majesticks GC occupano il settimo posto in quella a squadre.
In merito alla situazione attuale, il campione inglese ha dichiarato:
“Penso che l’ostilità (che li circonda, NDR) abbia portato tutti i giocatori, i caddies e tutto il team della LIV a stringersi ancora di più gli uni agli altri”
“E’ una sorta di noi contro di loro, il che ha fatto di noi una specie di grande famiglia”
“Io colgo la determinazione in tutti coloro che sono coinvolti, e credo che sia destinata a diventare sempre più forte”
“Gli altri si mettono così tanto sulla difensiva perchè sono preoccupati, perché sanno che la LIV é un buon prodotto”
“Sanno che la LIV può garantire sponsors a questi 48 giocatori in questa fase della stagione”
“Nessun altro può farlo, né il PGA Tour né il DP World Tour, dove uno sponsor può presentarsi decidendo di investire milioni di $ per garantire la copertura di un evento, aspettandosi, di conseguenza, la presenza dei top players”
“Tuttavia, scoprirà che per avere in campo Rory McIlroy (per esempio), dovrà garantirgli ulteriori somme (il termine appearance money rende bene l’idea)”
“Non é quello che uno sponsor si aspetta, giusto? Sulla LIV non funziona così, é tutto prestabilito”
“C’é certezza, e questo é preoccupante per tutti gli altri tours”.
Westwood ha anche rivelato che, prima di unirsi alla LIV, gli era stato offerto il ruolo di Capitano del Team Europe per Roma, ma che lui ha declinato l’offerta.
“Ho analizzato la cosa ma, per determinate ragioni, ho deciso di rinunciare”
“Non era il momento giusto”.