La partnership tra KPMG e LPGA si consolida

La partnership tra KPMG e LPGA si consolida.

Sette anni fa, la KPMG stabilì una partnership con la PGA of America per diventare il title sponsor dello Women’s PGA Championship.

L’impegno comportava anche il fatto di far disputare il torneo su percorsi di primaria importanza che di solito ospitavano eventi del Tour maschile.

L’edizione che si é appena conclusa con la vittoria di Nelly Korda si è tenuta per la prima volta sull’Highland Course dell’Atlanta Athletic Club.

Le prossime due edizioni si terranno sui percorsi del Congressional Country Club di Bethesda nel 2022 e del Baltusrol Golf Club di Springfield nel 2023.

Il montepremi dell’evento é raddoppiato, arrivando a 4,5 milioni di $.

Ma la KPMG, che é anche partner della Hall of Fame della LPGA, ha voluto fare molto di più, colmando il divario esistente con il Tour maschile sotto il profilo dell’analisi dei dati.

La piattaforma KPMG Performance Insights è stata utilizzata per la prima volta questa settimana nel torneo di Atlanta, sebbene le giocatrici ed i caddies hanno collaborato al pre-lancio, nelle settimane che hanno preceduto il PGA Championship.

Nell’ambito del lancio vero e proprio della piattaforma, la situazione preesistente del sistema di statistiche del Tour femminile è stata definita come un qualcosa di molto prossimo alle soluzioni utilizzate dai giocatori amateur per i rounds disputati nel corso del weekend.

Il programma sviluppato da KPMG è simile a quello usato sullo European Tour.

I caddies registrano i colpi, i bastoni utilizzati ed i lies di ciascun colpo, ricevendo un compenso, integralmente garantito da KPMG, per tale attività.

Tutto ciò renderà disponibile una quantità enorme di dati fruibile da giocatrici, caddies ed anche dai fans.

Non è ancora un programma come ShotLink, utilizzato sul PGA Tour, sul Champions Tour e sul Web.com Tour, ma è un passo importante per colmare il divario con i Tour maschili.

Paul Knopp, presidente e CEO della branch americana di KPMG, ha dichiarato:

“L’analisi dei dati è il nostro lavoro, e siamo rimasti sorpresi dell’enorme differenza esistente tra il Tour femminile e gli altri Tour”

“Abbiamo intensamente desiderato essere partner nella soluzione di questo problema”.

La disponibilità dei dati avrà anche un riflesso sull’attività dei media.

Karen Stupples, ex proette, reporter ed analista di Golf Channel, ha dichiarato a tal proposito:

“In quest’epoca tecnologica, l’attenzione di tutti é concentrata sulla velocità del bastone, su quella della palla e sugli spin rates”

“E’ uno sport basato sui numeri, e senza la disponibilità di quei numeri, tutto diventa molto soggettivo”.

Credo che gli amanti delle statistiche avranno un bel da fare…


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