La stagione dell’Asian Tour ai blocchi di partenza

La stagione dell’Asian Tour ai blocchi di partenza.

Dopo mesi di dichiarazioni, proclami, minacce, correzioni di rotta e rumors é arrivato il momento della verità.

Oggi prende il via il “nuovo” Asian Tour.

Sul percorso del Royal Greens Golf and Country Club si gioca il Saudi International, torneo che é stato al centro delle cronache prima per le minacce di sanzioni che il Commissioner del PGA Tour ha indirizzato ai suoi members che avevano manifestato l’intenzione di parteciparvi, e poi per la ritrattazione di tali dichiarazioni da parte dello stesso Monahan.

Come abbiamo già avuto modo di raccontare, l’Asian Tour vive la prima stagione della sua rinascita legata all’arrivo nel mondo del golf professionistico della LIV Golf Investments guidata da Greg Norman.

La Saudi Super League, con un programma ricco (sotto tutti i punti di vista), si presenta come una potente rivale per il PGA Tour ed il DP World Tour, come testimoniano le notizie di offerte faraoniche ai top players che in questi giorni si sono susseguite.

Ultima in ordine di tempo, quella di un “gettone” da 22.000.000 di sterline indirizzata a Ian James Poulter.

Ma non é tutto.

Alla vigilia del primo evento della stagione, che al momento prevede 25 eventi, Greg Norman ha annunciato il lancio delle International Series.

Si tratta di 10 tornei all’interno del calendario che avranno un montepremi più ricco degli altri eventi.

Avranno inizio con le International Series Thailand che si disputeranno al Black Mountain Golf Club di Prachaubkhirikhan, con un montepremi di 1.500.000 $.

Il torneo dovrà fronteggiare la “concorrenza” dell’Arnold Palmer Invitational sul PGA Tour e del Kenya Open sul DP World Tour.

La tappa successiva delle Series é prevista nel mese di Giugno nel Regno Unito, al Centurion Club nell’Hertfordshire.

Risulta evidente che questo annuncio contribusce ad aumentare quel senso di irrequietezza che sta percorrendo il mondo del golf professionistico.

I giocatori sono al centro di grandi pressioni provenienti dalle sedi dei Tours e  delle Leagues.

In questo momento é difficile prevedere come andrà a finire, anche se, personalmente, credo che la soluzione la si possa trovare nelle parole di Rory McIlroy:

Siamo liberi professionisti“.

(fonte australiangolfdigest.com.au)

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