La versione di Kramer.
Dustin Hoffman stavolta non c’entra nulla.
Kramer Hickok é un ragazzo che gioca sul PGA Tour dal 2015, attualmente occupa il 63mo posto nel ranking FedEx ed il 126mo posto nell’OWGR.
Ha chiuso il Waste Management al 53mo posto a pari merito con un totale di 2 sotto il par.
Perchè vi parlo di lui? Domanda lecita.
Durante un’intervista rilasciata partecipando a The Stripe Show Podcast (programma condotto da Travis Fulton), Hickok ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni in merito all’attualissima questione della Saudi Super League.
Cominciamo dai dettagli pratici.
La Saudi Super League si articolerà su un numero di tornei limitato, tra 12 e 14 complessivamente, di cui 10 si terranno sicuramente sul suolo degli Stati Uniti.
Ad ogni torneo prenderà parte un massimo di 40 giocatori e non sarà previsto il taglio.
Pare che la Super League avrà inizio nel mese di Giugno, per cui la primavera che sta arrivando porterà con sé molti cambiamenti.
Già, perché Hickok ha dichiarato di essere a conoscenza del fatto che già 17 giocatori del Tour hanno concluso l’accordo con i sauditi e sono pronti a passare alla neonata League.
E tra questi 17 ci sono alcuni “big names”, come ha detto Kramer.
Ovviamente il giocatore texano non ha fatto nomi, ma ha tenuto a precisare che lui continuerà a giocare sul PGA Tour.
“Molti dei ragazzi hanno sottoscritto degli NDA (accordi di non divulgazione), per cui non si saprà nulla fino all’ultimo”.
Questo dettaglio sembrerebbe dare credito alle dichiarazioni di Hickok, in quanto Lee Westwood stesso ha dichiarato pochi giorni fa di avere sottoscritto un accordo di questo tipo.
Il quadro delineato da Kramer ed il susseguirsi di notizie sulle offerte ricevute dai giocatori e sul budget complessivo messo sul piatto dai sauditi (il Daily Mail in un recente articolo parla di 1,5 miliardi di sterline) spostano, ormai definitivamente, l’attenzione sull’enorme flusso di denaro che finirà nelle tasche dei giocatori.
“Credo che alcuni di questi ragazzi siano diventati leggermente avidi” ha dichiarato Hickok.
Ho già avuto modo di dire che il golf professionistico si trova di fronte ad una svolta epocale.
Il PGA Tour, per la prima volta nella sua storia, vede a rischio la sua egemonia sul golf mondiale, e servono a poco le minacce di sospensione ripetutamente rivolte ai suoi members.
Sono proprio loro, i giocatori, quelli che “disegneranno” il loro futuro e, di conseguemza, quello di questo sport.