Le lacrime di un Champion Golfer of the Year
Lunedì non é stata una bella giornata per Cameron Smith.
Nel pomeriggio aveva appuntamento con Martin Slumbers, CEO della R&A nonchè segretario del Royal and Ancient Golf Club di St.Andrews, per restituire il trofeo vinto l’anno scorso proprio a St.Andrews.
La cerimonia di restituzione della Claret Jug, breve ed informale, ha emozionato l’australiano.
“Ho dovuto davvero trattenere le lacrime, perchè é stato un momento che mi ha colto di sorpresa”
“E’ un momento a cui non pensi mai, poi, all’improvviso, arriva”
“E l’unico pensiero che hai é che la rivuoi indietro”.
Smith arriva da una serie di risultati positivi (quarto posto allo U.S. Open e vittoria all’evento LIV disputato a Londra).
E’impaziente di difendere il titolo, anche se é cosciente del fatto che il suo gioco non é al 100 % :
“…il driver non mi é stato amico nel weekend..” ha dichiarato, riferendosi alle ultime 36 buche al Centurion Club.
Entrare nel ristretto club dei vincitori back-to-back dell’Open Championship non sarà certo un’operazione semplice.
Se l’australiano riuscisse a bissare il successo dell’anno scorso, diventerebbe il diciassettesimo giocatore dell’elenco di coloro che sono riusciti a conservare il titolo.
Ed é un elenco che, rigorosamente in ordine di tempo, si apre con il nome di Old Tom Morris e si chiude con quello di Padraig Harrington, che fece doppietta nel 2007 (Carnoustie) e 2008 (Royal Birkdale).
I siti specializzati di scommesse online danno per favoriti Rory McIlroy (reduce dalla vittoria dello Scottish Open) e Scottie Scheffler.
Cameron Smith é collocato invece tra i giocatori di seconda fascia.
Non sarà tra i favoriti, ma quello che é certo é che é determinato.
E lo dimostra il fatto che, prima di riconsegnare la Claret Jug, ha dichiarato ai suoi amici:
“Sarà solo per una settimana, ma poi potremo di nuovo usarla per brindare”.