Le posizioni delle bandiere a Bethpage
Nel corso del tempo, per l’organizzazione della Ryder Cup sono state fissate regole sempre più precise.
La preparazione del percorso é uno degli aspetti per cui. senza ombra di dubbio, sono stati via via fissati canoni sempre più definiti.
Nell’ambito di tale preparazione, la parte più interessante é quella della scelta delle posizioni delle bandiere sui greens.
Nell’immaginario collettivo, questa operazione viene vista come di esclusiva competenza della squadra ospitante, il cui Capitano, di concerto con i suoi assistenti, decide dove debbano essere collocate le bandiere nelle tre giornate di gara.
Ebbene, la realtà é ben diversa.
A partire dall’edizione disputata ad Hazeltine nel 2016 é stata stabilita una modalità ben precisa per la scelta delle pin positions.
Ognuno dei Teams deve designare un ufficiale di gara, esperto di setup, che, insieme al suo omologo, decide quali debbano essere le posizoni.
I due officials, ispezionando il percorso, devono scegliere cinque posizioni per ciascun green.
Analizzando le dimensioni dei greens, nell’arco di due o tre giorni devono decidere 90 posizioni di bandiera, mantenendo un equilibrio ben preciso ai fini della difficoltà delle stesse, dato che, sebbene scendano in campo 24 tra i migliori giocatori del mondo, va tutelato l’aspetto spettacolare della Ryder Cup.
Dopodiché, esse vengono comunicate alle due squadre, in modo che i giocatori possano praticare tenendo comto di quelle che vengono definite posizioni generiche.
La scelta definitiva della pin position per la giornata di gara viene comunicata dai due ufficiali ai Teams solamente la sera prima.
Questi due signori che hanno un incarico così importante a me ricordano dannatamente i padrini che una volta erano i garanti dei duelli.
Dopotutto la Ryder Cup é un duello allargato, non cruento fisicamente, ma che può diventare veramente crudele per la mente di chi é in campo e un pò anche per chi é spettatore di questa affascinante sfida.
Buona Ryder a tutti.
P.S. GO EUROPE !