L’Open Championship ritorna a Turnberry?
Calato il sipario sul 149mo Open Championship al Royal St.George’s, Donald Trump ha manifestato la sua aspettativa che la R&A riporti il torneo al Turnberry Golf Club.
Gli eventi legati al fatto che l’ex-presidente statunitense sia il proprietario del resort sono noti, ma facciamo un breve riassunto.
Nel 2009 sul percorso Ailsa si tenne il 138mo Open Championship, vinto da Stewart Cink dopo un drammatico playoff con Tom Watson.
Il campione americano all’età di 59 anni sfiorò il sogno di aggiudicarsi la sua sesta Claret Jug.
Nell’aprile del 2014 Donald Trump acquistò il resort dell’Ayrshire.
Ma nel dicembre del 2015 il Board della R&A comunicò ufficialmente al Turnberry Golf Club il ritiro dell’invito ad ospitare l’Open Championship per il 2020.
Il circolo é così uscito ufficialmente dalla Rota dei campi che ospitano il torneo.
Più recentemente, in occasione dei disordini accaduti in gennaio a Capitol Hill, Martin Slumbers, CEO della R&A ha ribadito che la condizione affinché l’Ailsa Course torni ad ospitare l’Open é che Trump ceda la proprietà del resort.
“Non abbiamo in progetto di organizzare alcuno dei nostri campionati a Turnberry, e non lo faremo nell’immediato futuro” ha dichiarato Slumbers.
“Torneremo quando saremo convinti che l’attenzione sarà dedicata al torneo, ai giocatori ed al percorso stesso”
“Non crediamo che tutto ciò sia possibile nelle attuali circostanze”.
Nel comunicato che Donald Trump ha rilasciato ci sono diversi elementi a sostegno della richiesta alla R&A di far rientrare il percorso nella Rota, non ultimi quelli sul design del campo e sulla bellezza della location (che posso confermare).
Ma certamente quello più importante riguarda la citazione dell’Open Championship del 1977, quando Jack Nicklaus e (ancora) Tom Watson diedero vita a quello che passò alla storia come “The duel in the sun”.
Ma questa é un’altra storia, che merita di essere raccontata nei dettagli…
Restate sintonizzati.