Luke Donald, il World Ranking e i picks
Tempi duri per l’OWGR.
Dopo le modifiche applicate l’estate scorsa ai criteri di attribuzione dei punti, non é passato giorno senza che qualcuno le criticasse.
Jon Rahm é uno dei principali esponenti del fronte dei critici, anche (e soprattutto, aggiungerei) alla luce del fatto che le sue ultime, eccezionali, prestazioni non gli hanno garantito la prima posizione del World Ranking.
I sostenitori delle nuove regole cercano di placare gli animi, sottolineando il fatto che l’unico problema é la mancanza di pazienza da parte dei detrattori del nuovo sistema.
Secondo il gruppo dei favorevoli, il nuovo metro di attribuzione dei punti é più equo, ma gli aggiustamenti sono meno immediati: Rahm arriverà ad occupare il primo posto nel prossimo mese di Febbraio.
In questo dibattito non poteva mancare il contributo del Capitano del Team Europe.
Luke Donald, intervistato da The Telegraph, ha affrontato un aspetto ben preciso, e cioé quello dell’impatto del “nuovo” OWGR sul processo di selezione dei componenti della squadra europea.
Ha chiarito che riconoscerà le imperfezioni di un sistema che ha definito “distorto”.
“Se parli con qualcuno che si occupa di statistiche, ti dirà che ora il metodo é più equo, ma sembra un pò fuori strada”
“Forse prima era un metodo un pò troppo semplice, ma ora é andato troppo nella direzione opposta”
“E’ una cosa che devono risolvere, perché questo sistema non valorizza appieno la vittoria, dovunque un giocatore vinca e a prescindere da quanto sia ampio il field”
“Tuttavia, ci vorranno mesi per aggiustare il tutto”
“Potrebbe non essere sistemato in tempo per la Ryder Cup e restare distorto nei confronti di coloro che giocano sul DP World Tour”
“Sembra estremamente difficile per alcuni dei nostri giovani entrare nei primi 50 giocatori al mondo, potendo così accedere ai tornei più importanti”
“Voglio che i giocatori sappiano che terrò conto di tutte queste problematiche quando effettuerò i picks che ho a disposizione”.