Ma oggi si piazza?

Ma oggi si piazza?

E’ arrivata la stagione della fatidica domanda.

Sebbene l’informazione sia facilmente reperibile (segreteria/cartello sul tee della 1/score), il ” Ma oggi si piazza?” é la colonna sonora dell’autunno.

Noi amateurs siamo abituati a questa agevolazione gentilmente concessa dal Comitato di Gara.

Ma i professionisti?

Ovviamente, in condizioni estreme, che vengono riscontrate più raramente, anche loro vengono autorizzati a piazzare.

Come é successo per l’intera durata del World Wide Technology Championship at Mayakoba, disputato la settimana scorsa, vinto da Viktor Hovland con quattro colpi di vantaggio sul messicano Carlos Ortiz.

E la stessa cosa é successa per i primi due giri del torneo di questa settimana, lo Hewlett Packard Enterprise Houston Open, che si é aggiudicato Jason Kokrak.

Già, perchè il  miglioramento delle condizioni del percorso ha fatto sì che sabato non fosse più possibile piazzare la palla.

Ma ad Adam Schenk (e pure al suo caddie…) questo particolare deve essere sfuggito.

Così, arrivato sul fairway della buca 5, dopo il suo drive ha marcato la palla e l’ha pulita per poi piazzarla.

In quel momento Schenk era in testa a pari merito, ma il colpo di penalità attribuitogli lo ha fatto scivolare giù, e altri due bogeys di giornata lo hanno definitivamente allontanato dal vertice della classifica (ha terminato il torneo pari al par in 29ma posizione).

John Wood, ex-caddie ed ora analista per la NBC, aveva previsto all’inizio del giro che qualcuno sarebbe caduto nell’errore:

“Diventa parte della routine dopo tanti giri di seguito giocati così, per cui la cosa non mi stupisce affatto”.

Adam Schenk.

Uno di noi.


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