Martin Slumbers: “17 milioni di $ sono abbastanza”
Nel corso dellla conferenza stampa ufficiale di apertura del 152mo Open Championship, Martin Slumbers, CEO dimissionario della R&A, ha (con grande coraggio, voglio aggiungere) affrontato apertamente un problema di cui, fino ad oggi, nessuno ha mai voluto occuparsi.
“Nei ultimi anni ho espresso la mia preoccupazione circa la sostenibilità degli impegni finanziari nel mondo del golf professionistico”
“Se si guarda il golf come una piramide, se la cima della stessa é robusta, può essere sostenuta, nel lungo periodo, solo se la base é altrettanto robusta”.
In sostanza, Slumbers sottolinea l’importanza di incrementare gli investimenti anche nel golf ricreativo.
Perché ciò sia possibile, occorre che i fondi vengano distolti dai grandi tornei professionistici.
“Pur continuando ad offrire un montepremi estremamente competitivo per l’Open, i nostri obiettivi ad ampio raggio sono una partecipazione crescente ed il miglioramento dei percorsi di accesso al golf”
“Dobbiamo fare delle scelte in merito a come allocare le risorse e far sì che i mezzi di cui disponiamo vengano sfruttati al massimo”.
Il montepremi dell’Open Championship di quest’anno ammonta, come detto, a 17 milioni di $, 500.000 $ in più dello scorso anno.
Resta tuttavia il più basso di tutti i Majors di quest’anno, con lo U.S.Open in cima alla classifica, con i suoi 21,5 milioni di $.
Ed é anche inferiore a quello dei Signature Events del PGA Tour, che hanno tutti una dotazione complessiva di 20 milioni di $ ciascuno.
Ed é alla luce di tutto questo che la presa di posizione di Slumbers divemta estremamente importante e condivisibile.
Quando mi parlano di allargare la base del nostro sport, soprattutto attirando i più piccoli, amo sottolineare che il vero problema non é quello di far provare il golf a qualcuno ma, piuttosto, di agevolare il suo percorso di crescita, qualora decida di continuare.
Credo che il senso ultimo del pensiero di Martin Slumbers sia proprio questo.