Una notte gelida indurisce il terreno di battaglia per i 55 fenomeni della finale.
Le partenze ritardano di un’ora per aspettare un tiepido sole ed il riscaldamento del percorso.
Sul tee della 1 è impossibile non constatare la tensione agonistica che spaventa si, ma che emoziona alla vista dei più forti del torneo.
Dopo una danza tra grandi birdie e recuperi spettacolari, sono 3 i nomi da seguire a Sutri, che portano lo show ed il pubblico alla 18.
In club house si conosce lo score del leader, è Ortolani a -8 ma uno splendido birdie di Ponzano, in chiusura, porta l’amateur della Nazionale al play off. Luca Cianchetti non vuol stare a guardare, ed il 71 finale consegna lo stesso identico score dei colleghi… è quindi ufficiale, al tramonto un duello a tre moschettieri.
È difficile l’ultimo par 5 del Golf Nazionale quando fa freddo e quando la bandiera è in fondo al green. È difficile reggere lo sguardo dei tifosi, ammassati vicino ai bunker sulla destra.
Ma forse è facile, quando ci credi ed è la cosa che vuoi di più al mondo, parliamo dello splendido putt di Michele Ortolani che si regala, a Roma, la prima vittoria da professionista.
Bravo Orto, lo sappiamo, hai atteso questo momento da molto tempo, lavorando duro e girando il mondo cercando i segreti più reconditi del nostro sport.
Forse oggi il segreto l’hai svelato tu a tutti noi, una grande pazienza che, nel nostro sport, è l’ingrediente principale.
Ora goditi la premiazione con la famiglia di un grande Presidente, Franco Chimenti, che ha sempre creduto molto nel golf e nel titolo più antico della sua Federazione.
È tutto giusto oggi, tutto corretto.
Si viene, si gioca allo sport più bello del mondo, si telefona a casa emozionati per dire che si è vinta la battaglia.
Ci vediamo presto ragazzi, ci fate gioire e per questo noi, non vi molleremo mai.