Open d’Italia Disabili: gli dèi del golf erano con me

Scrivere questo numero di EDGA Insider è stato particolarmente difficile, lo confesso.

‘Hai vinto! Hai vinto! E adesso chi lo scrive l’articolo per te? Userai uno pseudonimo? Perché non lo scrivi in terza persona?’

‘Ma veramente ho vinto?’ chiedevo a chi mi abbracciava e baciava.

Ho sempre avuto un rapporto diretto con voi lettori, e lo manterrò anche stavolta, senza artifici letterari.

Adesso che tutto è finito lo posso dire: durante i due giorni di gara ho sentito che gli dèi del golf erano con me, da subito.

Durante il round 1 è stato sicuramente grazie a loro che alla buca 1 la pallina non è finita in acqua, ed ho fatto un recupero incredibile; sempre grazie a loro dopo una buca sbagliata sono riuscita a rimettermi in gioco segnando un par alla successiva; ho imbucato certi putt… una mano divina ha guidato senza dubbio la pallina in buca; infine alla buca 18 – dopo aver perso un paio di colpi a causa di un bunker – ho imbucato l’approccio da 72 metri, impossibile senza il loro intervento.

Round 1 l’ho chiuso con 37 punti, al 4° posto della classifica provvisoria. Consapevole di non aver molte possibilità di vincere – il leader della classifica aveva chiuso con ben 44 punti – ma comunque ero molto soddisfatta.

Durante il 1° giro

Ma gli dèi sarebbero stati con me anche l’indomani?

Gli dèi greci assumevano sembianze umane per comunicare con i mortali. Ricorderete nell’Odissea come Pallade Atena abbia assunto svariate sembianze per guidare Ulisse verso Itaca.

Ebbene, ho imparato che anche gli dèi del golf assumono sembianze umane, e ti parlano attraverso di loro.

‘Questa è la tattica giusta. Meglio arrivare da dietro, senza la tensione di essere primi.’ questo è stato il messaggio della Pallade Atena del golf.

Round 2. La mattinata è fredda, ma tutto il Royal Park mi fa sentire il suo calore: Cami, Elisa, Leti, Marco, Gloria, Monica, Simone, Rosi, Eli.

Mancano due ore alla partenza. Vado in putting green dove sistemo meticolosamente i tee come Cami mi ha detto di fare: voglio stare qui per un’oretta, poi passerò agli approcci ed al driving range.  Sono intenta a fare l’esercizio della stellona con pendenze, quando si avvicina il leader della classifica stableford, Loris Stradi con la bella divisa della nazionale, a salutarmi.

‘Ma sei ancora qui a fare gli esercizi con il putter?’  mi domanda ridendo.

‘Certo, ti voglio battere’ rispondo senza pensare, stupendomi da sola per quelle parole.

Si parte. La tensione si scioglie improvvisamente durante la terza buca.

Sì, gli dèi erano ancora con me: la pallina volava dritta in fairway, sul green andavo sicura, quando sbagliavo non facevo danni. Verso la buca 15 inizio a sentire la stanchezza, il freddo, ma Pallade Atena mi sussurrava all’orecchio ‘Stai andando bene, fai un colpo alla volta, sei quasi alla fine’.

Arriviamo finalmente alla 18. Avvicinandomi al green vedo la signora Tiziana Nasi seduta accanto al grande albero a sinistra. Finalmente è finita, ci abbracciamo. Non so esattamente il mio punteggio, ma comunque ho giocato bene. ‘Il tuo punteggio è 40, per un totale di 77’ la comunicazione ufficiale alla recording area. Sono contenta per me e per il Royal Park I Roveri che mi ha voluto a far parte della loro famiglia.

 

Ringrazio gli dèi del golf e mi dirigo al bar: voglio proprio festeggiare con un gin tonic.

Al bar non sono riuscita ad arrivare.

Il primo a bloccarmi è stato José Bagnarelli – ‘Complimenti hai vinto!’ – mi dice e mi abbraccia.

‘No José ti sbagli. I primi sono dietro di me e devono ancora registrare il punteggio’ rispondo.

Poi via via arrivano gli altri. Inizio a crederci solo quando me lo dice Gloria, ‘E’ meglio se rimandi il gin tonic’.

E così gli dèi del golf hanno voluto che fossi io a vincere la classifica stableford ed il relativo Titolo Italiano.  E non dimentichiamo, battendo tutti i signori uomini.

Ho riletto l’articolo che avevo scritto in occasione dell’Open Disabili dello scorso anno dove preannunciavo il mio ritiro.

Avevo deciso che avrei giocato solo le normali gare di circolo.

Ma gli dèi del golf hanno inaspettatamente assunto le sembianze di Greg Guglielminetti e del Royal Park I Roveri: mi hanno voluto con loro. Ho accettato, mettendoci tutto il mio impegno, lealtà e riconoscenza.

Una foto della mia mano dopo gli allenamenti giornalieri in preparazione alla gara

E gli dèi mi hanno voluto premiare.

Un grazie immenso a Greg, mi hai regalato una seconda vita golfistica, te ne sarò sempre riconoscente. Grazie a tutto lo staff del Royal Park I Roveri, la dirigenza, la segreteria, i caddies, il personale del bar-ristorante, mi avete accolto come una persona di famiglia. Grazie all’Edoardo Molinari Golf Academy e a Cami in particolar modo, mi hai fatto fare passi da gigante. Grazie Giò, quanto lavoro duro abbiamo fatto (e faremo ancora) insieme. Grazie Tiziana Nasi, sei sempre una fonte di ispirazione. Grazie Pallade Atena del golf, mi hai guidato durante tutto il round 2. Grazie a chi mi vuole bene (compresa la cagnolina Pippi) per il continuo supporto e per sopportare le mie assenze.

Vi voglio bene.

Per leggere il resoconto della gara cliccare qui.

Per vedere la classifica completa cliccare qui.


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