Perché l’Arnold Palmer Invitational sarà uno spettacolo

Venti milioni di dollari di montepremi è un ottimo motivo perché i (quasi) tutti migliori al mondo si presentino questa settimana, a partire da giovedì, al Bay Hill Club & Lodge, nei pressi di Orlando, per il torneo dell’Arnold Palmer Invitational.

Non è dunque un caso se all’appello in Florida non mancherà davvero nessuno (tranne Cameron Smith perché iscritto al LIV) tra i top 10 del World Ranking: Rory, Rahm, Scheffler, Thomas, Homa & Co. saranno tutti della partita. A proposito: ci sarà anche Francesco Molinari, che qui ha vinto nel 2019, e che proprio qui cerca un rilancio della sua stagione americana 2023 che per ora lo vede intorno alla 200° posizione nella FedEX Cup.

Il campo: il Bay Hill Club & Lodge è un par 72 di 7500 yard ricco di dog leg assassini, a causa dei quali diventa fondamentale saper far curvare la palla in entrambe le direzioni. In più, la larghezza media dei fairway è di 25 metri, con l’acqua spesso e volentieri (9 volte su 18) a dar fastidio –e pure tanto- ai tee shot: fondamentale dunque centrare la pista, vista anche la bermuda folta e massiccia presente ai lati nel rough.

Il defending champion è Scottie Scheffler, che in questa stagione vanta la seconda miglior percentuale di green in regulation con il suo monumentale 75.0%; qualche decimale più su c’è il leader della categoria Jon Rahm (75,6%), che non a caso negli ultimi 9 tornei disputati non solo ha vinto ben 3 volte (!!), ma non è mai uscito dai top 7.

Attenzione però, a parlare di green in regulation, perché Bay Hill è il campo del Pga Tour dove i giocatori sono chiamati più volte lungo la season a centrare le aste da distanze oltre le 200 yards: diventa dunque cruciale non solo osservare chi è il migliore con i ferri lunghi (tra i notabili, Rahm, tanto per cambiare, e Collin Morikawa), ma anche chi è il the best negli Strokes Gained Around The Green (Justin Thomas NdR), visto e considerato che spesso e volentieri non si riuscirà a centrare il bersaglio da distanze elevate.

Infine, un altro dei super favoriti, Rory McIlroy che qui ha già vinto nel 2018: il nordirlandese arriva a Bay Hill non solo forte di due successi già ottenuti in stagione, ma anche della miglior statistica negli Strokes Gained Total dell’Arnold Palmer Invitational: +2.3.

Insomma, gira che ti rigira, i nomi sembrano essere sempre gli stessi, ma mai dire mai: il field del torneo ha 120 giocatori che di fatto sono tutti in grado di indossare la giacca rossa spettante al vincitore.

L’unica cosa certa in questo scenario è che, comunque vada, l’Arnold Palmer Invitational sarà come sempre un grandissimo spettacolo, perché in fondo, come sosteneva The King, ossia Arnold Palmer, “la strada per il successo è sempre in costruzione”.


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