PGA Championship 2025, un’edizione frizzante per il secondo Major dell’anno
La vittoria di Scottie Scheffler, numero uno indiscusso dell’OWGR (strapotere riconosciuto da Phil Mickelson, NDR), ormai non fa tanto scalpore.
Come ha magistralmente spiegato il mio amico Andrea Crippa, fa strano quando non vince…
Ma, come sempre, a me interessa esplorare il contorno dei Majors, dato che il contenuto agonistico viene già ampiamente sviscerato, e devo dire che questa edizione del PGA Championship é stata particolarmente frizzante.
Ogni giornata é stata contraddistinta da notizie che hanno, seppure per un solo momento, distolto l’attenzione dalla competizione.
Quella che, senza dubbio, occupa il gradino più alto del podio é la controversia nata attorno al cambio (obbligato) del driver da parte di Rory McIlroy dopo i giri di pratica.
La USGA. in occasione dei Majors disputati in terra statunitense. mette in atto dei controlli a campione sull’attrezzatura dei giocatori.
Nel caso occorso al Masters Champion 2025, il suo driver é rientrato in quel 33% che é stato oggetto del test al PGA Championship, ed é risultato non conforme a causa dell’eccessiva usura della faccia del bastone.
Al fine di evitare facili speculazioni, é tuttavia necessaria una precisazione.
Come ha spiegato Kerry Haigh, Chief Championship Officer della PGA of America:
“Trovare teste dei drivers che hanno superato il limite di conformità non rappresenta una casistica infrequente, soprattutto per bastoni che hanno eseguito migliaia di colpi nel tempo”
“I risultati sono mantenuti riservati (!) per tutelare i giocatori, che non sono coscienti del fatto che il bastone non é più conforme,,,”
“Ai giocatori viene solo chiesto di cambiare le teste, nel caso si renda necessario, e il tutto avviene senza alcun problema”.
Resta il fatto che, con il solito equilibrio che lo contraddistingue, Rory McIlroy ha rifiutato di rispondere alla stampa in merito alla questione della non conformità.
Sul secondo gradino del podio metto indubbiamente l’affaire Michael Block.
Dopo la sua incredibile prestazione ad Oak Hill nel 2023, dove divenne un eroe tra i fans, Michael Block si é presentato sul tee di partenza a Quail Hollow, grazie alla qualifica conseguita al PGA Professional Championship disputato sul percorso del PGA Golf Club di Port St.Lucie.
Stavolta però le cose sono andate peggio, dato che Block, con due giri in 75 e 82, venerdì pomeriggio ha salutato il torneo.
Fino a qui niente di strano.
Ma il professionista originario di Reno che, evidentemente, non ha digerito il taglio, ha tenuto a sottolineare il fatto che se avesse avuto il sostegno del pubblico, le cose sarebebro andate diversamente.
“Io amo la folla”
“E’ una cosa stranissima. Quando non c’é nessuno intorno a me, eseguo i miei colpi peggiori”
“Posso solo immaginare cosa sarebbe successo se avessi giocato molto bene questa settimana”.
I commenti di Block hanno scatenato la reazione dei giocatori del Tour.
Michael Kim: “Michael Block, spero che ci sia un sacco di gente al Colonial la prossima settimana, così non mancherà il taglio” ( a seguire tre emjoys di faccine che ridono, NDR).
Byeong Hun-An: “L’ha sparata grossa…lo possiamo tranquillamente collocare al livello dei terrapiattisti”.
Richie Ramsay; “Nooooooooo. Lo showman ha bisogno della folla. Fondamentalmente, é stata colpa dei fans”.
Al terzo posto di questa frizzante classifica mi sento di collocare Brooks Koepka.
Il PGA Champion 2018-2019-2023 ha passato due giorni negativi a Quail Hollow.
Giovedì un giro in 75.
Venerdì un giro in 76, coronato da un alterco finale con un disturbatore (“vieni qui a dirmelo”, cit.).
Un totale di +9, che lo ha escluso dal fine settimana e lo ha fatto rientrare a casa con l’umore che noi tutti conosciamo bene.
Ma sulla strada verso casa si é fermato a fare spese, e la foto che lo ritrae, diffusa sui social dal suo autore Keith Blazkowicz, é diventata virale.
Brooks, uno di noi.