Pillole di Rahmbo
Dopo una lunga attesa, seguita alla sua firma con la Lega guidata da Greg Norman, Jon Rahm ha inaugurato la sua stagione golfistica scendendo in campo a Mayakoba, nel primo evento della stagione LIV Golf.
E l’esordio non é stato niente male.
Il suo Team, Legion XIII, si é aggiudicato la classifica a squadre, staccando di quattro colpi i Crushers di Capitan DeChambeau.
Rahm si é invece classificato al terzo posto (a pari merito con Dean Burmester), a causa di due bogeys nelle ultime due buche, che gli hanno negato l’accesso al playoff, vinto da Joaquin Niemann.
Ed é proprio al cileno che Rahmbo ha dedicato uno dei suoi pensieri:
“Io credo che sia difficile da dire…credo che (Niemann, NDR) si meriti di giocare nei Majors? Sì, certamente”
“Ha il talento per essere in contention ed eventualmente vincerli? Sì, certamente”
“Ma, sfortunatamente, il fatto é che deve cercare di qualificarsi per poterli disputare”.
Al momento Niemann ha un posto garantito a Troon, avendo vinto l’ISPS Handa Australian Open, mentre per gli altri tre Majors tutto é legato alla sua posizione nell’OWGR (al momento é 74mo, NDR), la grande problematica irrisolta per la LIV Golf.
Ma torniamo a Rahm.
Dopo il primo giro a El Camaleòn, lo spagnolo ha risposto a chi gli chiedeva le sue impressioni sul clima, diverso da quello del PGA Tour, in cui ha giocato (chi ha seguito la gara avrà notato la musica di sottofondo che accompagna i giocatori in diverse zone del campo, a partire dal tee shot sulla prima buca, NDR):
“E’ decisamente un tipo di vibrazione un pò diversa, ma mi é davvero piaciuta la musica”
“Non é molto diverso da quando gioco a casa (vive a Scottsdale). Molti di coloro con cui gioco hanno dei carts con altoparlanti molto potenti”
“E comunque é stato fantastico, qui ho giocato con due dei ragazzi più simpatici che ci siano (nel primo giro ha giocato con Talor Gooch e Cam Smith, NDR)”.
Per concludere, mi riaggancio a Scottsdale per introdurre l’ultima delle pillole di Rahmbo.
Questa é la più “fresca”, nata dalle dichiarazioni rilasciate a margine del secondo evento della Lega saudita, che si disputerà da domani a Las Vegas.
La scelta di giocare sulla LIV ha avuto come conseguenza il fatto che, dopo anni, ha vissuto il West Coast Swing da spettatore.
“E’ stato molto difficile restare a casa senza giocare, sapendo che i tornei erano in corso”
“Quelle di Palm Springs e Torrey sono state settimane dure. Ho spiegato molte volte cosa rappresenta Torrey Pines per me. E passare per Phoenix così tante volte (si trova a 30 minuti da Scottsdale), sapendo che non avrei giocato lì (é la settimana del Waste Management Phoenix Open) é stato assolutamente emozionante”
“Spero, in un futuro non lontano, di poter tornare a giocare alcuni di questi tornei”
“Se mai ci sarà un modo in cui potremo tornare a giocare, anche se tramite un invito, io lo farò, Come ho detto, ci sono alcuni tornei a cui tengo molto, a cui vorrei dare ancora il mio sostegno”
“Non sono un uomo che rimpiange le sue decisioni. Ho preso la decisione più accurata che potevo con il completo sostegno delle persone che mi sono vicine, sicuro di avere fatto la cosa giusta”.
Di tutte le pillole, questa é la più significativa, ed ognuno di noi darà la propria interpretazione alle parole di Rahm.
La mia la potete immaginare.