Rory McIlroy: “Siamo liberi professionisti”.
Un nuovo episodio della serie PGA Tour/Dp World Tour contro Super Golf League (non la trovate su Netflix).
Facciamo un passo indietro.
Circa un anno fa, Rory McIlroy (che presiede il Player Advisory Committee del PGA Tour), dichiarò, in merito al tentativo in corso da parte dei Sauditi di attrarre i migliori giocatori del mondo, che era un “atto privo di moralità”.
A maggio di quest’anno arrivò a definirli “arraffasoldi”.
Poco più di un mese fa, otto giocatori hanno richiesto al PGA Tour una deroga per poter partecipare al Saudi International.
Bene.
Nell’ambito dell’intervista pre-gara all’Hero World Challenge (attualmente in corso) ha risposto ad una domanda relativa alla querelle in corso e, con grande sorpresa di tutti, ha espresso un parere radicalmente diverso.
“I giocatori sono liberi professionisti, e pertanto devono essere liberi di scegliere dove competere”
“E’ mia opinione che il Tour debba concedere le deroghe, é un evento dell’Asian Tour, valido per l’OWGR, non vedo alcun motivo per cui non dovrebbe”
“Personalmente non intendo farlo, ma ovviamente molti giocatori sì, e io credo che sia corretto lasciarglielo fare”.
A quel punto, qualcuno ha fatto presente al campione irlandese che da tutto ciò potrebbero nascere battaglie legali.
“Credo che per il golf professionistico sia arrivato il momento in cui noi, in quanto professionisti, abbiamo necessità di sapere a che punto siamo arrivati”
“Siamo liberi professionisti? Siamo dipendenti di un certo livello?”
“Ciò rappresenta una sorta di zona grigia, che deve essere chiarita”.
Quale é stata la causa scatenante di queste dichiarazioni?
Sinceramente, é una reazione che mi aspettavo.
La guerra, sempre meno sotteranea,tra PGA Tour/DP World Tour e le Leagues (nel 2023 arriverà anche la Premier Golf League a complicare lo scenario), si é tradotta in minacce di bando e veti incrociati da un lato e in promesse di flussi di danaro sempre più importanti dall’altro.
Era inevitabile che i professionisti alzassero la mano per dire la loro.
Trovo molto significativo che si sia esposto proprio Rory McIlroy, sia per il ruolo che riveste nel PGA Tour, sia per per quello che rappresenta per il DP World Tour.
Ed é altrettanto significativo che il suo intervento abbia ricevuto immediato sostegno da Viktor Hovland e Tyrrell Hatton, suoi colleghi sul DP World Tour e compagni di Ryder Cup a Whistling Straits.
Ad oggi non c’é riscontro di sostegno analogo da parte di giocatori statunitensi del PGA Tour.
Ma credo che non dovremo aspettare molto, l’argomento é scottante e; come giustamente ha sottolineato Rory, é giunto il momento di affrontarlo.