Sam Burns ha superato la pericolosa semifinale contro Scottie Scheffler prima di battere Cameron Young.
In mezzo al consueto caos del Dell Technologies Match Play, Burns è stato l’immagine della tranquillità e del putting perfetto quando ha battuto Cameron Young, 6 a 5, per il titolo all’Austin Country Club, alla buca 13.
“Sento di aver acquisito un po’ più di fiducia in me stesso man mano che i match andavano avanti”, ha detto Burns.
Rory McIlroy ha battuto Scottie Scheffler per 2 a 1 nel consolation match, per il terzo e quarto posto.
Si tratta della quinta vittoria sul PGA Tour per Burns, che è arrivato all’evento al 52° posto nella FedExCup. Nei match play ha dato il meglio di sé, segnando 48 birdie e solo 10 bogey ed un doppio bogey.
Nello scontro con l’amico Scottie Scheffler, il campione si è portato in vantaggio di 1 up alla buca 18, ma Scheffler ha realizzato un birdie costringendolo al playoff. Burns è rimasto calmo, ha saputo sfruttare l’errore di Scheffler alla terza buca supplementare dove ha realizzato il birdie della vittoria.
“Mi ha fatto un regalo”, ha detto Burns, ammettendo di aver avuto bisogno di un discorso di incoraggiamento da parte del suo caddie, Travis Perkins.
Come lui, anche Young sembrava destinato al match di consolazione. Era in svantaggio di 2 punti su McIlroy con tre buche da giocare, ma ha segnato un birdie alla 16, uno alla 18 ed uno alla prima buca di spareggio, per vincere il match e andare in finale.
Con i favoriti a contendersi il 3° e 4° posto, lo spettacolo è stato lasciato a Cam e Sam, un match inaspettato anche secondo i bookmakers americani. Solo 43 persone, ovvero lo 0,11% degli scommettitori, avevano previsto una finale Burns-Young.
Oggi il vincitore americano si trova all’ottavo posto nella FedExCup e al decimo nella classifica ufficiale del golf mondiale.
PGA Tour e DP World Tour – World Golf Championships – Dell Technologies Match Play
Dopo il Florida Swing, il PGA Tour ritorna all’Austin Country Club, in Texas, per un appuntamento imperdibile: il World Golf Championships – Dell Technologies Match Play. Da mercoledì 22 a domenica 26 marzo, i migliori giocatori si sfideranno a “duello” con formula match-play.
Il campo di Austin, disegnato da Pete Dye nel 1899, è uno dei più vecchi del Texas.
I giocatori saranno divisi in 16 gruppi di 4 giocatori ciascuno (le teste di serie sono i primi 16 del Ranking Mondiale). I campioni all’interno del singolo gruppo si sfideranno l’un l’altro in un match-play su 18 buche con una classifica a punti.
Verranno giocati 32 match-play al giorno, da mercoledì a venerdì, per determinare un singolo vincitore per ogni gruppo. I migliori 16 accederanno agli ottavi di finale che, come i quarti, verranno disputati sabato 25 marzo. La semifinale e la finale sono in programma per domenica 26 marzo, dove verranno determinati il primo ed il terzo posto.
In campo, questa settimana, ci saranno 8 dei primi 9 giocatori al mondo. Vedremo: Scottie Scheffler, Jon Rahm, Rory McIlroy, Patrick Cantlay, Max Homa, Xander Schauffele, Will Zalatoris e Viktor Hovland.
Scheffler, reduce dalla vittoria al The Players Championship solo un paio di settimane fa, torna a difendere il titolo conquistato un anno fa. Quest’anno il campione americano ha già difeso con successo il titolo al WM Phoenix Open e sembra determinato a ripetere l’esperienza.
Tra i debuttanti ci saranno il due volte vincitore sul Tour Tom Kim, il vincitore dell’Arnold Palmer Invitational presented by Mastercard Kurt Kitayama e la stella nascente Sahith Theegala.
Scottie Scheffler è stato l’unico texano a conquistare il titolo ad Austin, ma ci sono molti altri giocatori del Lone Star State attualmente in forma, come Jordan Spieth e Will Zalatoris.
I bookmaker americani consigliano di prestare particolarmente attenzione a: Scottie Scheffler, Tyrrell Hatton e Matt Kuchar per la loro esperienza e per i loro record in gare match-play.
I giocatori si sfideranno per un montepremi di $20.000.000 e 550 punti nella FedEx Cup.
Sarà possibile seguire il torneo dal 22 al 26 marzo, su SkySport Golf con la seguente programmazione ed il commento di Silvio Grappasonni, Massimo Scarpa, Roberto Zappa ed Alessandro Lupi: