Sam Burns ha finalmente vinto.
Nonostante abbia solo 24 anni cominciavano a girare strane voci sulla sua capacità di concretizzare le occasioni di vittoria che gli si sono spesso presentate quest’anno.
Sam era stato 2 volte leader dopo 54 buche e 6 volte leader alla fine di un giro, ma mai alla fine del giro che contava. Ieri invece ha fugato i dubbi sulla sua tenuta mentale e ha vinto il Valspar Championship.
E non sarà l’ultima vittoria.
I circuiti Europei hanno visto ancora una volta vittorie sudafricane: cambiano gli attori ma il copione è sempre lo stesso. Dopo ben 12 gare valide per l’European Tour si registrano solo 3 vittorie “europee” (Hatton, Casey e Rozner). Siamo in difficoltà!
OUT, Week 17, Results
1 La partita a scacchi del Valspar Championship l’ha vinta Sam Burns (67, 63, 69, 68, -17) su Keegan Bradley, anche se per 66 buche l’epilogo più logico sarebbe stata una patta. Dopo 36 buche i due giocatori avevano tirato 130 colpi (-12), dopo 54 buche i colpi erano 199 (-14) dopo 66 erano 245 (-17). Ma alla 13 del quarto giro, un par 3 di 182 yards, Keegan ha affondato la sua palla in acqua segnando un doppio bogey sullo score. E Sam Burns se n’è andato, sventolando il fazzoletto dal treno: “Bye Bye Keegan!”. Fatico a non pensare a un sorrisino ironico, sigaro compreso, di Miguel Angel Jimenez.
2 Il golf è strano e non sempre i numeri ci aiutano, anzi. L’anno scorso Casey vinse il torneo nonostante fosse 43° nei colpi guadagnati sui putt rispetto al field; Sam Burns quest’anno è stato il migliore nel field in questa statistica con 9,10 colpi guadagnati e solo Luke Donald ha fatto meglio al Valspar (10,32 nella vittoria del 2012). Si può vincere in modi diversi, senza dubbio. A proposito di vittorie. Paul Casey cercava il terzo titolo consecutivo sul Copperhead Course ma è arrivato 21°: eravamo certi che fosse difficilissimo, quasi impossibile. Negli ultimi 40 anni, infatti, è successo solo 8 volte e 6 di queste sono di Tiger Woods. Se hai dubbi è stato lui.
3 Sudafrica capitolo 1. Continua il dominio sudafricano sull’European Tour, dove registriamo 4 vittorie nelle ultime 7 gare valide per il circuito; ma se escludiamo Masters e WGC Dell Match Play le vittorie sono 4 nelle ultime 5 gare disputate. Dopo Higgo, Van Tonder e Harding questa volta tocca a Dean Burmester (63, 68, 66, 62, -25) alla seconda vittoria sull’ET dopo il Tshwane Open del 2017. Dean ha dominato la domenica con uno stupefacente 63 (-9) e non ha dato la minima chance di vittoria a Nicolai Von Dellingshausen, leader dopo 54 buche che ha terminato le proprie fatiche secondo a 5 colpi. Gli italiani si sono fatti vedere: Nino Bertasio, 22°, sale al 56° posto nella Race to Dubai, Dodo Molinari, nonostante una domenica difficile, ha mostrato un gioco convincente ed è arrivato 28°. Migliozzi e Laporta hanno finito 33esimi. Siamo sulla buona strada.
4 Sudafrica capitolo 2. Al Royal Cape Golf Club di Città del Capo è andato in scena il Bain’s Whisky Cape Town Open, corredato dall’ennesimo playoff della stagione, e come da regolamento ha vinto un sudafricano, JC Ritchie (71, 69, 68, 66 -14) che si ripete dopo il Limpopo Championship 2020. I discepoli di Gary Player conquistano la seconda vittoria su due competizioni del calendario del Tour minore: ci dobbiamo preparare alla terza? JC (Juan Carlo per i curiosi) ha già vinto 8 volte sul Sunshine Tour e 2 sul Challenge Tour. Domenica ha rimontato 6 posizioni con un ottimo 66 e si è presentato sulla 18 per giocare il playoff con Jacques Blaauw. Jacques ha scoperto sulla propria pelle che JC non ha mai perso un playoff per la vittoria: 4 playoff, 4 vittorie. Ha sangue freddo il ragazzo.
5 “Beati gli ultimi perché saranno i primi”. Stefano Mazzoli ha applicato alla perfezione la “Parabola dei lavoratori della vigna”: ultimo dopo due giorni tra coloro che hanno passato il taglio e primo a fine gara. Miracolo? No, se fai 8 birdie e 1 eagle per un rotondo -10 di giornata. No, se batti al playoff Stefano Pitoni, leader dopo 36 buche, Paul McBride, Alex Esmatges (è necessario approfondire la pronuncia) e Filippo Bergamaschi. Stefano ha vinto meritatamente l’Antognolla Alps Open by +energia e si è ripreso il posto che merita in virtù anche dei grandi risultati conseguiti da amateur. Bravo Stefano!
IN, Week 18, Preview
5 Il Wells Fargo Championship ritorna nel programma del PGA Tour e si preannuncia una settimana di fuoco al Quail Hollow Club, nei dintorni di Charlotte. Quail Hollow è stato progettato da George Cobb e inaugurato nel 1961 quindi è stato rivisitato prima da Arnold Palmer e ora da Tom Fazio in vista della Presidents Cup del 2022. Le modifiche comporteranno anche un’inversione di alcune buche per far sì che tutti giochino in matchplay il famoso Miglio Verde (16, 17 e 18). Per capirci, ogni riferimento al film è assolutamente voluto. Da vedere sia la gara sia il film!
4 Max Homa ritorna al Wells Fargo Championship per difendere il titolo vinto nel 2019 ma avrà di fronte a sé un field davvero stellare e nessuno ha mai vinto il torneo due volte di seguito. Quindi Max prendi quello che arriva e non ti crucciare. Saranno della partita i primi due giocatori della FedExCup, Thomas (vincitore 2017) e DeChambeau, e ritornano in azione anche Rory McIlroy (due titoli in bacheca) e Chicco Molinari entrambi scomparsi dai radar dopo il Masters. Ricaricate le pile? Io guarderò questi 4, per ragione di cuore e scienza. Una sbirciata se la meritano anche Reed, Schauffele, Cantlay, Rahm e, per curiosità, Fowler. Saranno della partita, grazie agli sponsor anche Zalatoris e Bathia… due fenomeni che aspettano la “carta piena” senza patemi. Forza Chicco!
3 Comincia la terza e ultima settimana di vacanza dell’European Tour alle Canarie mentre in Italia aspettiamo la primavera, quella vera (sigh). Il Tour rimane al Golf Costa Adeje a Tenerife per giocare il Canary Islands Championship per poi tornare in Europa. Bene. Non succede spesso di giocare due tornei consecutivi sullo stesso campo ma ai tempi del covid-19 ormai sembra tutto normale. I giocatori potranno fare tesoro dell’esperienza accumulata nella settimana appena trascorsa e chissà che possa vincere qualcuno che non sia sudafricano. Lo vedremo. Dopo i segnali positivi degli italiani ci aspettiamo altri passi nella giusta direzione.
2 Il Challenge Tour conclude la sua permanenza in Sudafrica impegnato nella Dimension Data Pro-Am che si giocherà sui tre percorsi del Fancourt Golf Estate a George: Outeniqua, The Links e Montagu. Come nelle precedenti occasioni la gara sarà valida sia per il Challenge Tour sia per il Sunshine Tour e come consuetudine il folto gruppo sudafricano sarà favorito per la vittoria. Quest’anno siamo a due vittorie su due gare sul Challenge, prepariamoci alla terza. Gli italiani presenti saranno ancora una volta Scalise, Zemmer, Lipparelli, Di Nitto e Maccario. Confermiamo l’obiettivo minimo, con tono imperativo, «Passare il taglio!»
1 L’Alps Tour si ferma fino a metà maggio. E allora spostiamo i riflettori sui Campionati Nazionali Ragazze e Ragazzi “Trofeo Silvio Marazza” che si disputano da venerdì al Golf Club La Margherita (Ragazze) e al Golf Castello di Tolcinasco (Ragazzi). La gara vede impegnati i migliori under 18 italiani: i più forti ci sono tutti e lo spettacolo è assicurato. I campioni in carica Carolina Melgrati e Matteo Cristoni non ci saranno per raggiunti limiti di età, ma la competizione sarà come di consueto di altissimo livello. Impossibile fare previsioni e, conoscendoli fin da quando erano ragazzini ai Campionati Baby di Rapallo del 2015, vorrei vincessero tutti, ma proprio tutti. Ma chi sono i favoriti?
0 Aggiungiamo il punto “0” per sottolineare l’eccezionalità del caso e per il fatto che mi avventuro in ambiti imprevedibili. Dicevamo… Chi sono i favoriti? Limitiamoci ai primi 5 dell’Ordine di Merito, per problemi di spazio editoriale. RAGAZZE: Francesca Fiorellini (Olgiata), Matilde Innocenti Angelini (Firenze Ugolino), Charlotte Cattaneo (Milano) già vincitrice e proprio al Golf La Margherita, Giulia Bellini (Padova) e Andreina Pupa D’angelo (Marco Simone). RAGAZZI: Marco Florioli (Bergamo Albenza), Flavio Michetti (Marco Simone), Nicola Fontana (Colli Bergamo), Alessandro Nardini (Pinetina) e Sebastiano Frau (Pinetina). Ma i potenziali vincitori sono molti di più, a loro smentirmi. Divertitevi ragazzi e in bocca al lupo!
“Fuori tema” tricolore
“Fuori tema” dedicato a Sam Burns e a Cameron Tringale
Sam Burns ha vinto quando le malelingue cominciavano a definirlo un timido da ultimo giro.
Cameron Tringale ancora no: domenica è arrivato terzo, per la settima volta è finito sul podio ma mai sul gradino più alto. Con i 407.100 $ del premio ha sfondato la soglia dei 13.700.000 $ di guadagni ufficiali.
Fortunato lui, ma da domenica detiene un record preoccupante: è il giocatore che ha guadagnato di più sul PGA senza aver mai ottenuto una vittoria. Un sollevato Brian Davis gli ha ceduto volentieri il trono: Brian è ora distanziato di 37.390 $.
I soldi non sono tutto…