Sarà Matsuyama l’anti-Scheffler?

Dicono che le cose più importanti avvengano nella distrazione, non nella concentrazione. Ed è forse per questo che, abbacchiati dai festeggiamenti per l’anno nuovo appena iniziato, non abbiamo dato il giusto peso al trionfo di Hideki Matsuyama nel The Sentry alle Hawaii di domenica scorsa.

Eppure i numeri registrati dal giapponese dovrebbero risvegliarci i neuroni assopiti dalle troppe fette di panettone: meno 35 lo score totale di Hideki, con 33 birdie e 2 eagle e con punteggi parziali di meno 8, meno 8, meno 11 e meno 8. Un dominio vero e proprio sul campo e sul resto del field. Un dominio che, se avessimo i neuroni attivi, dovrebbe ricordarci immediatamente le performance 2024 di qualcun altro: di Scottie Scheffler, per intenderci. Il texano era assente (e lo sarà almeno fino al torneo di Pebble Beach di fine gennaio) per un infortunio alla mano, ma era presentissimo nelle menti dei più svegli, dal momento che tutte le statistiche di Matsuyama nella settimana del The Sentry sono state simili, se non decisamente migliori, di quelle di Scottie nell’anno appena concluso.

Per dire, i numeri del giapponese sono stati i seguenti: +1,71 negli SG Putting, +1,21 negli SG Approach, +1,96 negli SG Tee To Green e, infine, +3,67 negli SG Total.

Morale: c’è di che alzare il sopracciglio.

Ora: è ovvio che una rondine non faccia primavera e dunque è azzardato ipotizzare che un singolo torneo possa essere paragonato all’andamento stratosferico di Scheffler nel corso degli ultimi 12 mesi, ma, c’è un ma…. Ed è questo: tendiamo tutti, non so perché, a sottovalutare Hideki. Forse perché non è comunicativo, forse perché di se stesso non lascia trapelare nulla, forse perché non arriva da un paese di cui capiamo poco o nulla le tradizioni. E però il 2025 potrebbe essere davvero l’anno in cui dovremmo invece tenere un occhio puntato sul campione del Sol Levante, che non solo sembra essere maturato a dismisura a livello mentale, ma pare aver trovato la soluzione al suo putt ballerino. E se questo è il “nuovo” Hideki, allora potrebbe davvero essere lui l’anti-Scheffler che i tifosi aspettavano per potersi godere una stagione combattuta sul Pga Tour (il tutto in attesa del rientro di Rory, ovviamente…).


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