Il golf è difficile, maledettamente difficile. Ed è super tosto anche per i migliori giocatori al mondo. Prendete Nelly Korda: ha vinto sei degli ultimi sette tornei prima dello U.S. Open, poi arriva alla settimana del torneo che più le sta a cuore e manca il taglio. E ancora, lo manca di nuovo con un 81 tondo, tondo pure all’ultimo Major dell’LPGA Tour della scorsa settimana.
Il golf è tosto, dicevamo: troppe le variabili indipendenti che influiscono sul gioco e che non si possono controllare, ma solo accettare. E però quest’anno c’è un giocatore che queste variabili sembra dominarle settimana dopo settimana ed è Scottie Scheffler.
Al netto delle sue sei vittorie di stagione, sono anche e soprattutto gli altri numeri (strabilianti) a raccontarci la sua grandezza, pari, se non migliore, a quella del Tiger Woods del 2000.
Iniziamo, dunque, questa carrellata di record firmati da Scottie: dicevamo dei suoi sei trionfi; negli ultimi 40 anni, solo altri tre giocatori sono riusciti nell’impresa di ottenerne altrettanti in una sola stagione (e nel mentre Scheffler ha ancora sei mesi davanti NdR): Tiger, ovviamente, e poi Nick Price e Vijay Singh.
E poi, parliamo dei Signature Events del Pga Tour di quest’anno: i primi tre (Sentry, Pebble Beach e Genesis) sono stati vinti da Kirk, Clark e Matsuyama, ma dopo il cambio di putter, Scheffler ha dominato la scena, trionfando a Bay Hill al TPC, all’Heritage, al Memorial e domenica pure al Travelers. In questo frangente, solo Rory è riuscito a portarsi a casa un Signature, il Wells Fargo, ma forse solo perché in quei giorni Scottie era rimasto a casa.
Ma forse, fra tutte le statistiche di questo 2024 del numero 1 del mondo, questa è quella che fa più tremare i polsi e riguarda anche il Tiger Woods del 2000.
Dunque: entrambi, nelle rispettive stagioni nei loro primi 15 tornei, hanno ottenuto 6 vittorie, ma Scheffler vanta anche 13 top 10 contro le 12 del Fenomeno, oltre a 40 score nei 60 colpi contro i 32 di Tiger e, soprattutto, il texano ha una media score di 68,4 colpi contro i 68,7 di Woods.
Adesso capite? Una media score di 68,4? Quando il secondo in questa speciale classifica è Xander Schauffele a quasi un colpo di distanza a 69,2?
Ora, se non è grandiosità questa, ditemi voi come definirla.