Sette percorsi candidati per lo U.S. Open

Sette percorsi candidati per lo U.S. Open.

Gli americani programmano gli eventi con molto anticipo.

Il golf non fa eccezione, e la USGA ha già reso note le location che ospiteranno lo U.S. Open fino al 2030 (vi racconterò prossimamente…).

Ma…c’é un ma.

Stranamente, nella programmazione c’é un buco.

Il 2028 é “libero”, manca il circolo assegnatario del Major più discusso dai pros del PGA Tour.

I criteri di assegnazione sono molteplici, ma se dovessimo limitarci a quelli “basici” e cioé un percorso divertente, impegnativo e dal design intrigante, ci sono alcuni percorsi che sono seriamente candidati ad occupare il 2028.

SAND HILLS, NEBRASKA.

Aperto nel 1995, progettato da Bill Coore e Beh Crenshaw, questo percorso (il circolo é rigorosamente privato) di 7.089 yards é considerato il miglior percorso degli ultimi 60 anni.

Il lato negativo sta nella sua collocazione estremamente scomoda, dato che l’aeroporto più vicino si trova a Lincoln, a “sole” 200 miglia.

BANDON DUNES, OREGON.

Ho già avuto occasione di parlare di questo resort stellare che si trova sulle coste dell’Oceano Pacifico.

La USGA ha già comunicato di avere raggiunto un accordo con Bandon Dunes che prevede l’assegnazione di 13 campionati amateur nell’arco di 23 anni.

Quiindi, perché non uno U.S. Open?

Ancora una volta, é la logistica a penalizzare il circolo.

MAUNA KEA, HAWAII.

Questo percorso ricevette il suo battesimo nel 1964, con il “Big 3” match.

Jack Nicklaus sconfisse in diretat televisiva i suoi amici Arnold Plamer e Gary Player.

Il percorso fu disegnato da Robert Trent Jones Senior, modificato leggeremente nel 1970 da suo figlio, RTJ Junior, e ulteriormente ritoccato nel 2015 dal nipote Rees.

Evidentemente, il design di questo campo é un affare di famiglia.

Mauna Kea é contornato da colate laviche, e con il vento presente in modo costante, le 7.370 yards di lunghezza ed i profondi bunkers con green spesso elevati la sfida sarebbe garantita.

FRENCK LICK RESORT (DYE COURSE), INDIANA.

Cominciamo a dire che il percorso misura 8.102 yards “from the tips”.

Rough cattivo che ricopre le colline intorno ai fairways, bunkers profondi e buche di lunghezza considerevole (la buca 16 é un par TRE di 301 yards!!).

Diciamo che la USGA non dovrebbe lavorare molto per adeguarlo agli standards previsti per lo U.S. Open.

Nel 2015 fu disputato qui il Senior PGA Championship, vinto da Colin Montgomerie.

GOZZER RANCH GOLF AND LAKE CLUB, IDAHO.

Siamo a 100 miglia a sud del confine canadese, e Tom Fazio ha realizzato un gioiello a fianco dell’omonimo lago.

Il campo, privato, misura 7.317 yards é caratterizzato da scogliere rocciose, pini imponenti e viste mozzafiato sul lago,

Bunkers con bordi irregolari, incorniciati da ciuffi di festuca, greens a più livelli e svariate opzioni di gioco rendono la sfida avvincente.

E qui la logistica premia il resort, dato che l’aeroporto si trova a Spokane, a un’ora e mezza di strada.

STREAMSONG RESORT (BLACK COURSE), FLORIDA.

Lo Streamsong Resort é pubblico e si trova nella Florida Centrale, il che vuol dire mettere in conto caldo, umidità e pericolo di uragani.

A parte questo, il Black Course presenta molte particolarità.

Ricavato da una vecchia miniera di fosfati, il campo ha un fondo sabbioso, é circondato da enormi dune di terra di riporto ed é caratterizzato da un grande rotolo di palla (fatto anomalo per la Florida).

I fairways sono larghi, i bunker molto estesi ed i greens molto ampi.

Con una lunghezza di 7.370 yards, basterebbe trasformare dei par 5 in par 4 per renderlo un percorso degno di uno U.S. Open.

BIG CEDAR LODGE (PAYNE’S VALLEY), MISSOURI.

Il primo campo pubblico disegnato da Tiger Woods onora il due volte vincitore dello U.S. Open Payne Stewart.

Sarebbe giusto che la USGA, a sua volta, onorasse la memoria del compianto Payne scegliendo questa location per disputare lo U.S. Open.

E voi, su quale di questi campi vorreste vedere i pros misurarsi con gli standards di preparazione del percorso della USGA?


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