Team Europe, lo staff del Capitano é completo
Con la scelta di Alex Noren, quinto ed ultimo assistente di Luke Donald, lo staff é al completo.
Così come per la squadra, anche per i suoi collaboratori il Capitano ha optato per la continuità.
Il Team Europe é stato confermato per undici dodicesimi, con il solo avvicendamento tra i fratelli Hojgaard, mentre lo staff dei vice-capitani vede invece l’uscita di Nicolas Colsaerts e l’entrata, appunto, di Alex Noren, fresco vincitore del Betfred British Masters.
Il suo curriculum in Ryder Cup vede una sola partecipazione come giocatore, nel 2018, quando prese parte alla cavalcata trionfale di Parigi, portando alla squadra, da rookie, due punti su tre incontri disputati, sconfiggendo nell’ultimo singolo Bryson DeChambeau con un putt da cineteca sul green della 18 (chissà cosa penserà il giocatore americano quando se lo ritroverà davanti…).
Per il resto, squadra che vince non si cambia: i nostri fratelli Molinari, il condottiero di Parigi, Thomas Bjorn, e l’uomo del Miracle at Medinah, José Maria Olazàbal, colui che garantisce le comunicazioni tra la squadra e Severiano Ballesteros.
Al di là della chimica creatasi tra staff e squadra a Roma, personalmente credo che Donald abbia fatto (di nuovo) unìottima scelta. mixando giocatori che ancora scendono in campo (e dicono la loro) in mezzo ai r agazzi che fanno parte della squadra e mostri sacri che hanno il pieno rispetto dei giovani che li hanno visti vincere quando da piccoli assistevano alle gare outside the ropes.
Anche i vice-capitani statunitensi sono tutti di indiscutibile valore (solo Kevin Kishner e Gary Woodland sono rookie assoluti in Ryder Cup, non avendola mai disputata neanche da giocatori), con il difficile compito di avere, praticamente, l’obbligo di aiutare Keegan Bradley a vincere il trofeo.
Sarà una Ryder “frizzante”.
