The Masters, il peggiore inizio della storia

It’s the Masters week e finalmente da giovedì potremo di nuovo gustarci i jingle e i colpi pirotecnici dall’Augusta National.

Intanto, però, godiamoci una risata ricordando uno degli inizi peggiori mai avvenuti nella storia del torneo: lo ha firmato l’australiano Greg Chalmers, che nel 2001 era al suo debutto in Georgia.

Racconta il giocatore che a causa del nervosismo assoluto che provava sul tee della prima buca, quasi mancò la palla sul drive di apertura, colpendola in pieno sul tacco del bastone. Il colpaccio partì forte a sinistra, andando a centrare sopra l’occhio uno degli spettatori appostati a sinistra tra i pini.

Dal tee Chalmers vide il patron caracollare a terra e si sentì ovviamente morire. Nonostante tutto, dopo aver constatato le condizioni dello spettatore, doveva continuare il suo giro appena iniziato, con la sua pallina che nel frattempo era finita ancora più a sinistra e ancora più in mezzo al bosco.

Da quell’inferno in rough, l’australiano azzardò tremante un ferro 4 in fade che passasse tra ben quattro pini: in effetti la palla riuscì a uscire dal bosco, ma finì per colpire sulla spalla un altro patron, che questa volta era invece piazzato a destra del green.

Morale, con due soli swing, Chalmers aveva già “abbattuto” due spettatori: un record.

Soccorso anche il secondo ferito, Greg riuscì poi a chiudere la buca col bogey e il round in 78 colpi.

Da allora, inutile a dirsi, alla prima buca il pubblico non può più sostare in rough a sinistra.

Ora, sperando di avere meno “caduti” in campo rispetto al 2001, da giovedì sera non resta che goderci lo spettacolo dell’Augusta National: buon Masters a tutti!


Related Posts
Total
0
Share