Un doppio no per la Saudi Super League

Un doppio no per la Saudi Super League

Diciamo che non sarebbe stata una scommessa con quote particolarmente remunerative.

Puntare sul fatto che i giocatori che ne hanno fatto richiesta non avrebbero ricevuto dal loro Tour di riferimento l’autorizzazzione a disputare l’evento inaugurale della Saudi Super League non ci avrebbe fatto diventare ricchi.

Il PGA Tour prima, ed il DP World Tour successivamente, hanno ufficialmente respinto tutte le richieste presentate dei giocatori.

Non ci sono notizie certe in merito al numero dei giocatori che si sono rivolti al PGA Tour.

D’altro canto GolfMonthly, riprendendo la notizia pubblicata da The Telegraph, parla di quasi 40 giocatori del DP World Tour che avevano richiesto l’autorizzazione.

Tyler Dennis, Senior Vice President del PGA Tour, parlando della comunicazione inviata ai giocatori, ha dichiarato:

“Abbiamo comunicato a coloro che avevano presentato la richiesta che essa era stata respinta in base ai Regolamenti di Torneo del PGA Tour”

“Secondo tali norme, i membri del Tour non sono autorizzati a partecipare all’evento di Londra della Saudi Golf League”

“In quanto organizzazione associativa, noi crediamo che questa sia la miglior decisione possibile nel miglior interesse del PGA Tour e dei suoi membri”.

Non ci sono invece comunicati ufficiali da parte del DP World Tour a seguito del diniego rivolto ai membri del Tour che avevano richiesto l’autorizzazione.

La difficoltà in cui si trova il Tour europeo sostenuto dagli Emirati é palpabile (mio pensiero).

Quello che invece non si é fatto pregare per rilasciare dichiarazioni é Greg Norman, CEO della Liv Golf Investments.

“L’azione del (PGA, NDR) Tour é contro i giocatori, contro i tifosi e contro la competizione”

“Purtroppo, il PGA Tour sembra intenzionato a negare ai giocatori professionisti il loro diritto a giocare a golf, se non lo fanno esclusivamente in un evento del PGA Tour stesso”

“Ciò é particolarmente deludente, alla luce dello status non profit del PGA Tour, dove la sua missione é presumibilmente ‘la promozione deli’interesse comune dei giocatori professionisti di torneo’

“Invece, l’obiettivo del Tour é quello di perpetuare il suo monopolio illegale su quello che dovrebbe essere un mercato libero ed aperto”.

Ora attendiamo la reazione dei giocatori, che alla fine, sono quelli nella posizione di poter costringere i litiganti a trovare un punto di equilibrio su cui accordarsi.

Per chi vuole farsi un’idea su questo argomento, consiglio di andare a leggere il tweet lanciato in merito da Fred Couples.

La guerra é ufficialmente iniziata, spero finisca presto.


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