Un Open Championship molto “LIV”
Chiarisco subito il senso del mio titolo.
L’ultimo Major del 2025, il più importante, sarà quello con la maggiore presenza di giocatori della Lega saudita sin dalla sua nascita nel 2022.
Ben 19 giocatori (che rappresentano il 35% del field di un torneo LIV, NDR) scenderanno in campo al Royal Portrush.
Un numero importante, raggiunto anche grazie alla presenza di tre past champions (Phil Mickelosn, Louis Oosthuizen ed Henrik Stenson), di due campioni Major (Dustin Johnson e Brooks Koepka), di giocatori tra i primi 50 al mondo (Bryson DeChambeau e Tyrrell Hatton) e della pattuglia dei Final Qualifyiers (Lee Westwood, Dean Burmester e Lucas Herbert).
Ma c’é dall’altro.
Nella gionata di ieri si é diffusa la notizia che la R&A ha invitato Brad Ullman ad operarre come referee a Portrush.
Potrebbe sembrare una notizia come tante altre, non fosse per il fatto che Ullman é il Vice Presidente del comitato Regole della LIV Golf.
“Che grande riconoscimento per la LIV Golf” ha commentato Ullman stesso
“La nostra lega viene così riconosciuta dalla R&A ricevendo un invito così importante”
“Essere invitato a rappresentare la LIV Golf su uno dei palcoscenici più importanti al mondo vuol dire molto per me”.
Questa celta della R&A, unitamente a quella di avere inserito una categoria di exemption dedicata alla LIV Golf, rappresenta un chiaro segnale di un cambio di passo nei rapporti all’interno del golf professionsitico.
E’ evidente che il rinnovamento integrale dei CEO di tutti gli organismi di govermo del golf e delle leghe professionistiche sta spostando la barra del timone verso una nuova strada, che tutti auspicavamo.
Quella della convivenza.