Una nuova formula per il Tour Championship?
La fonte é autorevole.
Il New York Times ha riportato per primo la notizia, rilanciata dai media specializzati, di “discussioni in stato avanzato” ai piani alti del PGA Tour relative alla modifica della formula di gioco del Tour Championship.
L’attuale sistema degli “starting strokes”, introdotto nel 2019, prevede l’attribuzione di colpi di vantaggio ai trenta finalisti in base al ranking (10 colpi al leader, 8 al secondo e così via).
Questa formula fu immaginata dai dirigenti del Tour come “correttivo” del fatto che dal 2007 al 2018 si verificò spesso una doppia incoronazione, allorquando il vincitore del Championship non si aggiudicò anche la FedEx Cup.
Il correttivo ha funzionato, dato che da quando é stato introdotto il vincitore del Tour Championship ha prevalso anche nel ranking (quest’anno é toccato, ca va sans dire, a Scottie “pigliatutto”Scheffler, NDR).
Nel tempo, tuttavia, anche questa innovazione ha attirato le critiche sia degli appassionati che di alcuni addetti ai lavori, tutti concordi sul fatto che attribuire così tanti colpi di vantaggio taglia sostanzialmente le gambe ai giocatori che partono dalle retrovie.
Ma in cosa consisterebbe questa nuova formula?
La fonte che ha parlato con il NYT, che ha ovviamente richiesto di restare nell’anonimato, ha riferito queste ipotesi oggetto di analisi.
Il punto di partenza, che sembrerebbe essere condiviso, é l’introduzione di un tabellone con incontri testa a testa.
Gli argomenti in discussione sono la formula degli incontri (stroke play o match play?) e la possibilità di far saltare dei turni di tabellone ai giocatori in base alla loro posizione nella classifica FedEx.
Se la discussione si chiudesse con l’accordo di tutte le parti (l’ultima parola spetta al PGA Tour Player Advisory Council ed al Tour Policy Board, NDR), il nuovo Tour Championship potrebbe già vedere la luce quest’anno, sempre con i migliori trenta in lizza (ma dagli anni successivi il field verrebbe ampliato).
E’ chiaro che questa modifica dovrà anche risultare ben accetta anche agli sponsors (argomento delicato) ed ai partners che si occupano del broadcasting (storicamente allergici a questo tipo di format).
L’argomento é caldo, restate sintonizzati.