Miglianico si sveglia col vento, con le nuvole e un viso furbo nel secondo round. E’ richiesta precisione maniacale oggi, servono sguardi alle mappe ed un fare da architetti, il campo va proprio capito.
Le partenze del mattino e del pomeriggio sono in equilibrio, arrivano buoni score tutta la giornata. Le luci dell’alba funzionano meglio per Edoardo Giletta, swing veloce, muscoli in bella mostra e ferri taglienti dritti sulle aste. 64-66 i parziali che porteranno sull’ultimo green Edoardo a 12 colpi sotto con uno sguardo fisso sui colleghi ancora in campo.
Jacopo Vecchi Fossa accende il torneo in compagnia di un team che gira tutto a suon di birdie. Rimane concentrato nelle fatiche più dure, non perde mai la pazienza e si affida al caddie per mantenere il ritmo di gioco. Giro bogey free in 64 colpi che portano “il Vecchio” ancora una volta in vetta con il -12 da condividere.
Vaillant è il solitario d’oro oggi, il francese gioca come se non ci fosse nessuno in Abruzzo e porta in club house un -11 di solidità. Score del miglior amateur a 2 lunghezze da Riccardo Bregoli, azzurro della Nazionale in profumo da professionismo.
Il taglio è fissato sul par del campo, solo i migliori 54 accederanno al gran finale che da tradizione, a Miglianico, promette scintille, colpi di scena e la proclamazione del Campione solo sull’ultimo putt.
C’è profumo di golf nell’aria, c’è profumo d’amore per il nostro sport.