Viktor Hovland: “Niente é escluso”
Viktor Hovland é una delle stelle nascenti del golf mondiale.
A 25 anni ha già al suo attivo 5 vittorie sui Tours (3 sul PGA Tour e 2 sul DP World Tour).
Oltre a due affermazioni back-to-back nell’Hero World Challenge.
Come tutti i top players (attualmente occupa la 11ma posizione nel World Ranking), Hovland era stato avvicinato da Greg Norman con l’obiettivo di portarlo alla LIV Golf.
Ma il norvegese declinò l’offerta.
Prese anche parte alla riunione convocata da Tiger Woods e Rory McIlroy al BMW Championship, dove furono anticipati ai top players gli importanti cambiamenti nel calendario del PGA Tour.
Hovland non é tra coloro che non sono entusiasti della nuova impostazione.
In merito a questo aspetto del nuovo regolamento, qualche tempo fa aveva dichiarato:
“Credo che in un anno particolare ciascuno di noi sia in grado di far funzionare il tutto abbastanza facilmente”
“Ma spero che nella mia carriera futura io non sia obbligato a programmare un calendario dove devo disputare 23, 24 o 25 determinati tornei ogni anno”.
In realtà i giocatori del DP World Tour che, come lui, fanno parte dei top players hanno già un monte complessivo di 17 tornei a cui preendere parte.
I 13 programmati dal PGA Tour più i quattro sul Tour europeo per mantenere la carta.
Hovland ha appena partecipato al WM Phoenix Open, uno degli elevated events a cui deve prendere parte ai fini del Player Impact Program.
A margine della gara, in una intervista rilasciata al quotidiano norvegese Aftenpoften, ha nuovamente affrontato l’argomento.
“Credo che non sia in discussione il fatto che molti dei cambiamenti introdotti dal PGA Tour siano causati dall’avvento della LIV Golf”.
A una domanda diretta sull’ipotesi di firmare ora con la Lega saudita, ha risposto:
“Niente é escluso. Cerco solo di fare ciò che é meglio per me e per la mia attività, ma non si può sapere cosa ci riserva il futuro”
“Ma la LIV ha molta strada da fare, per dirla tutta”
“Ad oggi, voglio continuare a giocare qui, dove si trovano i giocatori più forti”
“Credo che per il mio golf la cosa migliore sia che io resti sul PGA Tour”.
E’ evidente che Hovland ha anche nel mirino un posto in squadra al Marco Simone che, al momento, gli spetta di diritto in base alla classifica dei World Points.
Ma, dall’insieme delle sue dichiarazioni, mi pare altrettanto evidente che sia uno dei tanti giocatori che stanno alla finestra, in attesa di capire come si evolvono le vicende giudiziarie, sportive e non.