Il trofeo raggiunge il tee della 1, dal tunnel d’onore dei professionisti.
È l’inizio di una grande giornata di golf dove gli sguardi, prima della partenza raccontano il futuro del torneo.
La lotta è bellissima, in campo si gioca il golf d’attacco che fa divertire ad ogni buca. Luca Cianchetti è in ottima forma e cerca con swing audaci nuovi punti per il suo ranking. -5 finale, 21esima posizione e tanta fiducia per le prossime tappe.
Lorenzo Scalise ci fa sognare, la sua grinta è coinvolgente e mette in atto un final round da campione. 7 birdie, nessuna sbavatura e in recording area arriva il -10 per la terza posizione. Lollo che dire, hai giocato bene in casa, hai guadagnato terreno nel ranking e ci hai ricordato quanto gli azzurri siano forti a giocare a golf. Avanti così.
Tutti aspettano sulla 18 Benjamin Rush, lo svizzero ha 1 colpo di vantaggio sul tutto il field e tiene sulle spine il pubblico del Nazionale. L’ultima buca però lo inganna e il doppio bogey lo fa scendere in terza posizione.
Si fanno i calcoli e la sorpresa è un Play Off tra Oliver Hundeboll e Kristian Johannessen che avevano consegnato in club house 11 colpi sotto al par.
Play off veloce, sulla 18 con Oliver che allarga sulla destra trovando qualche difficoltà sul secondo colpo. Lay up per rientrare, poi un approccio e due putt per un 6 che pesa dopo una giornata sotto il sole.
Kristian lo incontriamo sul green con i colpi regolamentari e i due putt possono bastare per la vittoria, l’abbraccio con il cugino caddie e la premiazione che incoronano il Norvegese fronte club house, con i complimenti di Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf.
Un Challenge stupendo, un campo in grandissima forma.
L’estate chiama il mare ma il golf è una sirena più ammaliante.