135 miliardi di pixel

Come è consuetudine, a fine anno si tirano le somme e si fanno le statistiche di quello che si è fatto nei 365 giorni passati.

Nel 2025 ho messo in archivio 11.214 fotografie, suddivise su 15 eventi e 57 giri di campo; tenendo conto del rapporto di produzione medio fra le foto scattate e quelle che entrano a far parte della selezione finale, arriviamo a contare circa 60.000 scatti fatti sul campo da golf. Detta così sembra una mole di lavoro importante, ma se prendiamo in esame l’aspetto più strettamente tecnico del mio lavoro, ovvero il momento in cui scatto la fotografia, e consideriamo una velocità media dell’otturatore di 1/500 di secondo, il mio anno lavorativo si riduce a 120 secondi: in questo senso neanche gli avvocati più in vista della città di New York possono vantare un fatturato orario alto come il mio. E questa è certamente una bella soddisfazione.

In termini di pixel, il totale delle foto che hanno superato la selezione finale arriva a 134 miliardi e 568 milioni di pixel: se le stampassi tutte su un unico foglio, la stampa avrebbe una dimensione di 2,85km x 3,79km, per una superficie totale di 10,8 km quadrati, sufficiente a pavimentare tutto il comune di Sesto San Giovanni.

Parlando di dati, invece, ho postprodotto 1.846 GB di immagini, per un consumo di 51,3 Kilowatt di energia.

Alla fine dei conti, questi numeri sono una futile curiosità, che ben poco racchiudono del senso di soddisfazione professionale che il 2025 mi ha regalato, delle emozioni che ho condiviso con le persone con cui ho lavorato e condiviso le mie esperienze, un po’ come lo score finale dei miei giri non racconta fino in fondo il piacere che ogni volta ritrovo nel calcare i fairway del campo da golf.

A questo punto, con l’ultimo articolo dell’anno, non mi resta che salutarvi facendovi i più calorosi auguri, e darvi appuntamento sul campo nel 2026. Con la sacca da golf, o con la macchina fotografica.

A tutti voi, buon anno nuovo!


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