16 sotto il par

16 sotto il par.

Sudafrica.

Potchefstroom Country Club, circolo a 625 km a nord ovest di Durban, par 72.

Christiaan Burke ha 20 anni a gioca molto bene a golf, è abituato ad andare sotto par.

Il 3 luglio ha un tee time alle 11.20 dalla buca 1 un par 4 da 352 metri, ma non sa che sarà un giorno che ricorderà per sempre.

Apre il suo giro con un birdie, e si ripete alla buca 2, alla 3 segna il primo eagle della giornata ed alla 4 é di nuovo birdie.

Alla buca 5 arriva il secondo eagle.

Birdie alla 6, par alla 7, altro eagle alla 8 (par 4!) e par alla 9.

Prime 9 in 26 colpi (non so voi, ma io al circolo con 26 colpi esco soddisfatto dal green della 5…).

Ma torniamo a Christiaan.

Par alla 10, corto par 4 da 315 metri (buvette pesante?).

Birdie alla 11, birdie alla 12, eagle alla 13 (e siamo a quattro…).

Par alla 14, birdie alla 15, e poi 2 par consecutivi ed un birdie alla 18 per chiudere il giro in bellezza.

Totale: 56 colpi.

Sul netto il giovane sudafricano registra un 64, dato che gioca + 8 di handicap (!).

“Sono eccitato per il giro che ho giocato, é il mio migliore di sempre”

“Ho abbassato il mio record personale di quattro colpi” ha dichiarato Burke.

“La buca che ho giocato meglio é la otto, ho tirato il drive a 80 metri, poi con il sand wedge ho tirato la palla a un metro mezzo dietro la buca”

“E il backpsin l’ha fatta entrare”.

Il giovane giocatore sudafricano occupa la 445ma posizione nel World Amateur Golf Ranking, ha appena ottenuto la sua prima vittoria sul South African Big Easy IGT Challenge Tour, circuito sostenuto da Ernie Els.

Scommettiamo che sentiremo ancora parlare di Christiaan Burke?


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