2024: Anno Paralimpico, ma non per il golf

A Parigi il 2024 si è aperto con un’esplosione di ‘grandeur’ pirotecnica: un Arc de Triomphe fiammeggiante sul quale troneggiava la scritta PARIS 2024 (molto bello e suggestivo, se non l’avete visto vi consiglio di cercarlo sulla rete).

L’anno olimpico e paralimpico è iniziato, o meglio, c’est parti!

Tanti amici golfisti e non mi hanno chiesto se parteciperò alle paralimpiadi e da chi sarà formata la Squadra Azzurra. Purtroppo la risposta è sempre quella: il golf, pur essendo disciplina olimpica, non è (ancora) disciplina paralimpica.

Ma perché?

Una delle ragioni è l’omogeneità delle ‘classificazioni’ a livello internazionale.

Che cos’è la classificazione?

Ogni atleta con disabilità, prima di poter partecipare a competizioni agonistiche ufficiali, deve effettuare una visita presso il medico classificatore che deve verificare fondamentalmente questi tre punti:

– che la disciplina sportiva svolta non abbia controindicazioni mediche in considerazione della tipologia di disabilità;

– esaminare le funzionalità dell’atleta e la documentazione medica presentata;

– rilasciare (o non rilasciare) il medical pass all’atleta giudicato idoneo, cioè un vero e proprio ‘patentino’ necessario per partecipare all’attività agonistica nazionale ed internazionale.

Potete immaginare la complessità di questa attività. Chi ha avuto la possibilità di assistere ad una competizione dell’EDGA Tour qui in Italia (Open d’Italia Disabili o Giovanni Nasi International), oppure leggendo i vari profili dei giocatori pubblicati su questa rubrica ha avuto modo di constatare la varietà di tipologie di disabilità: vari gradi di amputazioni, patologie neurologiche, disabilità visive, disturbi allo spettro autistico, focomelia, tetraplegia, patologie ortopediche, solo per citarne alcune.

A fine novembre 2023 si è tenuto in Portogallo l’International Assessors Meeting, il congresso dei medici ‘classificatori’. A presiedere è stato il dottor Roger Hawkes, responsabile classificatore EDGA, che ha accolto delegati provenienti da 14 nazioni dei cinque continenti. Obiettivo di questo meeting è quello di garantire un’equa ed accurata idoneità dei giocatori di tutto il mondo, uniformando i criteri a livello internazionale.

Inoltre il dottor Hawkes ha evidenziato come una valutazione equa e coerente della disabilità di qualsiasi persona (fisica, sensoriale, intellettiva) sia un ulteriore incentivo per la partecipazione ai tornei ufficiali.

Il Comitato Paralimpico Internazionale prevede 10 categorie di disabilità, il lavoro dei classificatori EDGA e delle varie federazioni nazionali è di uniformarsi a queste categorie.

Ecco perché il golf non sarà presente alle Paralimpiadi di Parigi 2024, ma si spera di vederlo ammesso prossimamente.


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