Anche i campioni soffrono

Il suicidio, dicono, è una determinazione così forte che è impossibile da sradicare dalla mente. Eppure si fa fatica a comprenderlo, soprattutto quando la vittima è un giovane golfista di successo, fresco vincitore sul Pga Tour come il trentenne Grayson Murray.

Lottava contro la depressione da anni, Grayson. Quella brutta bestia che, accompagnata da sentimenti di colpa, di autoaccusa e di indegnità, ti chiude in un delirio di impotenza, dove le vie di uscita sono sparite.

“La depressione -mi spiega Giorgio Venuti, psicologo e psichiatra di lunghissimo corso- è una malattia vera e propria causata da uno squilibrio chimico presente nel cervello, che si scatena quando sono presenti in numero minore determinati neuro ormoni. In certi casi, come quello di Murray, la depressione è così profonda che l’unica via di uscita che ti permette di intravedere è l’autoeliminazione, ovvero il proprio suicidio”.

Una storia tristissima, quella di Grayson, che ha provocato profonda compassione nei colleghi del Tour, soprattutto tra quelli che conoscevano bene il trentenne americano e la sua bontà d’animo, ma è al contempo una vicenda che fa fatica a essere compresa dal resto del mondo, che non riesce non solo a capacitarsi come sia possibile arrivare a tanto nonostante una vita agiata e di successo, ma anche a perdonare il gesto estremo di un ragazzo disperato nonostante tutto.

“Bisogna mettersi nella comprensione del vissuto dell’altro, non nel giudizio” spiega il prof. Venuti, “ma purtroppo la depressione e il suicidio fanno parte delle nostre paure. E noi siamo da sempre abituati ad allontanare ciò che ci impaurisce. E dunque cosa facciamo? Giudichiamo, piuttosto che provare a comprendere attraverso una fatica empatica”.

In definitiva, in questo mondo che ogni giorno diventa sempre più disumanizzante, sono un balsamo le parole pronunciate da Harry Higgs in memoria di Grayson. Domenica scorsa dopo aver conquistato il secondo titolo di fila sul Korn Ferry Tour l’americano ha detto ai microfoni durante la premiazione:

“Il mondo è difficile, per cui siate voi LA differenza: ogni giorno dite qualcosa di gentile a qualcuno che amate e dite qualcosa di gentile anche a qualcuno che non conoscete. Illuminare la giornata a qualcuno può davvero avere un significato enorme per moltissimi là fuori”.

In fondo, basterebbe così poco: basterebbe un goccio di gentilezza in un mare di indifferenza spietata.


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