Si è spento all’età di 74 anni Frank Urban “Fuzzy” Zoeller, uno dei personaggi più amati, esuberanti e colorati del golf professionistico. Campione di Major e figura dominante nel circuito per oltre due decenni, Zoeller è ricordato per il suo swing rilassato, il sorriso contagioso e l’approccio gioviale che lo ha reso un beniamino dei fan, anche durante gli anni passati sul Champions Tour.
La sua carriera piena di successi di rilievo, in particolare vede due trionfi nei Major: il Masters Tournament nel 1979 (vinto al playoff) e l’Open Championship nel 1994.
Zoeller è stato uno dei pochi giocatori nella storia a vincere il Masters alla sua prima partecipazione, un’impresa che cementò la sua fama di golfista istintivo e di talento naturale.
Nonostante l’eredità sportiva, il nome di Fuzzy Zoeller è indissolubilmente legato anche a una delle controversie più esplosive e dannose dell’era moderna del golf, un evento che ha segnato l’inizio del suo declino professionale e della sua immagine pubblica.
La Frase Controversa che Sconvolse il Mondo del Golf
L’episodio risale al 1997, in occasione del Masters Tournament. Tiger Woods, allora un fenomeno emergente di 21 anni, aveva appena demolito il campo di Augusta National, vincendo il suo primo Major con un margine record di 12 colpi.
Mentre Woods si preparava per il Champions Dinner dell’anno successivo (tradizionalmente organizzato dal campione in carica), Zoeller fu intercettato dalle telecamere dopo il suo giro finale e, scherzando in modo sconsiderato e inappropriato, pronunciò la frase che lo avrebbe travolto:
“Dovrebbe mettere in tavola per cena il cavolo nero o il pollo fritto, o chissà che cosa.”
Subito dopo, Zoeller aggiunse un commento sprezzante, riferendosi in modo indiretto al manager di Woods, Mark Steinberg: “Dovrebbe essere attento a non lasciare che quello [il manager] scelga il menu.”
Sebbene Zoeller abbia immediatamente tentato di minimizzare la frase come uno “scherzo” e un “tentativo di umorismo”, le sue parole furono interpretate all’unanimità come profondamente razziste per due motivi principali:
Il “cavolo nero” (collard greens) e il “pollo fritto” (fried chicken) sono stereotipi razziali classici e offensivi, storicamente usati negli Stati Uniti per deridere e sminuire gli afroamericani.
Usare questi riferimenti per suggerire il menu del primo campione nero del Masters fu percepito come un attacco diretto all’identità di Woods e alla sua ascendenza afroasiatica.
La frase implicava che Woods, in quanto uomo nero, avrebbe servito un pasto di basso livello o “tipico” della sua razza, sminuendo il suo storico trionfo Major e sottintendendo un senso di superiorità da parte del golfista bianco.
Il Declino Immediato
La reazione del pubblico, dei media e degli sponsor fu immediata e brutale:
Zoeller perse immediatamente il suo contratto di sponsorizzazione con Kmart, che interruppe la collaborazione citando la natura “offensiva” delle osservazioni.
L’immagine solare e spensierata di Zoeller fu distrutta. Nonostante le successive scuse pubbliche (che molti considerarono poco sincere), l’episodio oscurò permanentemente i suoi successi sportivi.
Benché Zoeller continuasse a giocare con successo sul Champions Tour, non riuscì mai più a recuperare lo status e le opportunità finanziarie che aveva prima del 1997.
La sua presenza, un tempo sinonimo di divertimento, divenne un monito sui limiti e le sensibilità razziali nello sport.
Fuzzy Zoeller verrà ricordato per il suo golf brillante e, purtroppo, per la frase che, in un istante, gli costò più di quanto potesse immaginare.
