Giovedì 23 giugno si è concluso a Praga il 2022 EDGA Czech Disabled Golf Master, una delle gare più amate e più partecipate dell’EDGA Tour. Una delle chiavi del suo successo è senza dubbio Aleš Süsser: conosciuto da praticamente tutti i golfisti disabili, presente assieme alla moglie Zuzana a molte gare internazionali, a volte come giocatore, a volte invece come accompagnatore della squadra della Repubblica Ceca grazie al suo ruolo di vicepresidente della Czech Disabled Golf Association.
Aleš e Zuzana sono tra le primissime amicizie che ho stretto con giocatori (e caddie) esteri, ammiro il modo in cui la Czech Disabled Golf Association promuove e sviluppa il golf tra i disabili partendo dalle scuole, ed i risultati sono evidenti: la squadra è forte ad ogni livello di gioco, ai recenti Campionati Europei EGA a Squadre hanno presentato due squadre (una per il Campionato Europeo medal lordo, ed una per la Nations’ Cup stableford che si è classificata al terzo posto davanti agli Azzurri).
Aleš è tranquillo, preciso e sempre sorridente. Racconta: “Sono nato nove anni dopo mio fratello maggiore, ero il secondo figlio molto desiderato. A causa di un parto difficile ho iniziato – o per meglio dire quasi finito – la mia vita in un cestino dei rifiuti mentre i medici salvavano la vita di mia madre. Non mi hanno prestato attenzione fino a quando non ho gridato. La diagnosi del medico era paralisi cerebrale pediatrica e altre menomazioni, quasi nessun movimento, con la prognosi finale: “Persona incapace di autonomia – sedia a rotelle necessaria”.
Aleš ha detto: “I miei genitori credevano in Dio, anche ai tempi del comunismo. È stato il punto di partenza della loro lunga lotta per la mia vita migliore. Ho trascorso sei ore di riabilitazione ogni giorno esclusivamente nelle mani di mia madre e di mio padre durante i primi cinque anni della mia vita – duro lavoro per loro con risultati passo dopo passo – dal muovermi, sedermi, stare in piedi, camminare e poi fare sport. ”
“Fin dall’inizio sono stato cresciuto come bambino non disabile, trascorrendo molto tempo con i bambini più grandi – gli amici di mio fratello – in un ambiente molto sicuro. Nessun bullismo, nessuna ingiustizia ma anche nessun sollievo dagli obblighi. Ho imparato che non devi essere il più forte quando sei abbastanza sveglio e intelligente. È stata la più grande esperienza della mia vita”.
Aleš dice ora: “Nella mia testa non sono disabile, forse limitato in qualche modo. I miei limiti sono sempre una motivazione per me”.
Invece, la sua filosofia golfistica è semplice: “Direi, numero uno, non dare nulla per scontato. In questo momento ho qualcosa, e pochi secondi dopo potrei non averlo. Quindi devi divertirti. Questo porta al numero due: goditi ogni minuto della tua vita. Tre, non mollare mai”.
Aleš ha preso la decisione di lavorare anche con un mental coach, oltre che con un professionista di golf. Spiega: “Il mio mental coach ha cambiato la mia vita più del mio gioco di golf. Perché ora mi godo ogni minuto della mia vita. Il semplice consiglio (sul campo da golf e nella vita) di non crearsi delle aspettative, buone o cattive che siano, mi ha reso più ottimista. In questo modo non ho delusioni.
“Non sono un golfista molto migliore in termini di numero di colpi, ma suppongo di essere una persona migliore ora – mantenendo la calma, divertendomi ogni giorno, lavorando per altri golfisti con disabilità e bambini come istruttore e organizzatore di eventi di golf. Quindi, goditi ogni minuto della tua vita.”
Il suo consiglio agli altri giocatori EDGA è: “Non sei disabile, sei in qualche modo limitato. Cerca di superare i tuoi limiti e goditi il tuo viaggio.”