Andrea Plachesi: Finalmente ho trovato il ‘Mio’ golf.

In questa stagione golfistica 2021  che sta volgendo al termine, Andrea Plachesi può ritenersi più che soddisfatto.

Sta ancora festeggiando l’ottima prestazione avuta in occasione dell’Open d’Italia Disabili che si è tenuto al Golf Club Royal Park I Roveri e già pensa ai prossimi tornei:

‘Mi piacerebbe tornare in Repubblica Ceca, l’organizzazione è super e l’accoglienza è veramente speciale, mi sono trovato veramente bene’.

Ed ha anche giocato bene – aggiungo io – classificandosi al 2° posto della 2a categoria.

‘Quest’anno grazie al maestro Luigi Zappa del l’Adriatic Golf Club Cervia sono finalmente riuscito a mettere a punto anche il putter, che è sempre stato il mio punto debole’ –  dice Andrea – ‘ed i risultati si vedono.’

Andrea ha una emiparesi sinistra: ha l’uso del braccio e della  mano sinistra compromesso, così come la gamba sinistra, anche se in maniera meno grave.

Questo non gli ha mai impedito di praticare vari sport come il nuoto e il basket, ma è solo nel golf che ha trovato la sua dimensione e la sua grande passione.

Si è avvicinato al golf quando aveva 6/7 anni, grazie ai genitori, ambedue golfisti. I primi colpi li ha tirati al Golf I Fiordalisi di Forlì – la sua città.

Poi ha iniziato a frequentare il Club dei Giovani dell’Adriatic Golf Club Cervia. Qui, grazie ai maestri Luigi Zappa, Roberto Paris e Matteo Verardo ha ‘costruito’ il suo swing.

Non è stata una cosa immediata: a causa delle limitazioni al braccio e alla mano sinistra in un primo tempo ha provato uno swing mancino, ma i risultati non erano soddisfacenti.

Alla fine l’ottimale è uno swing destrimano, dove al momento dell’impatto con la palla la mano sinistra libera la presa dal bastone.

Se giochi a golf ed hai anche  dei limiti fisici, una buona dose di ‘ignorantezza’(*) romagnola – come direbbe il comico Cevoli – è quello che ci vuole. E Andrea ce l’ha.

La prima gara per disabili dove Andrea ha partecipato è stato l’Open d’Italia per Disabili a  Parma nel 2019 (‘Una grande emozione’), poi nello stesso anno all’Open Disabili di Madrid.

‘Giocavo male, stavo ancora lavorando sullo swing e soprattutto sul putter,  ma mi sono serviti moltissimo come esperienza’ – racconta.

Ora l’attività golfistica di Andrea Plachesi si divide tra il Golf Argenta e l’Adriatic Golf Club di Cervia.

Al momento ha un handicap di 15,8 (‘Ma voglio migliorare’), fa parte dei GIN (Giocatori di Interesse Nazionale) del settore paralimpico della Federazione Italiana Golf ed è al 157° posto nel ranking mondiale categoria Netto WR4GD.

Oltre il golf, Andrea Plachesi si è appena diplomato all’Istituto Tecnico Commerciale. Gli chiedo se domani andrà a giocare.

‘No’ mi risponde ‘voglio trovare un lavoro ed essere indipendente, così domani lo dedico a questo’.

Che dire, tanti in bocca al lupo ad Andrea per il suo futuro – che è ancora tutto da scrivere!

(*) Per i non Romagnoli l’ignorantezza si può esprimere come un mix di testardaggine, il volercela fare a tutti i costi con inventiva, ignorando i limiti.

 

PILLOLE  – Cos’è il WR4GD.

Il World Amateur Golf Ranking (WAGR) prevede anche un ranking apposito per golfisti disabili denominato WR4GD (World Ranking for Golfers with Disability). Qui vengono ammessi solo i golfisti disabili in possesso dell’EDGA medical pass (c’è una precisa classificazione medica della disabilità, non tutti coloro che hanno una disabilità sono ammessi). Ci sono 3 categorie di ranking: Lordo, Netto e Stableford. Chi ha un handicap compreso tra 0 e 18 rientra nel Lordo e nel Netto; chi ha più di 18 rientra nello Stableford.

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