Bradley Smith dice che “il golf, per me, è solo felicità”.
“Ogni giornata di golf è buona”, prosegue, “perché sei ancora da questa parte del terreno”.
Brad ha vinto tre dei cinque tornei EDGA a cui ha partecipato in questa stagione, qualificandosi così per il G4D Tour con il DP World Tour.
A 13 anni Brad è stato introdotto al golf da suo padre Steve e spronato dal fratello gemello Mitch. I due gemelli si appassionarono sempre di più, diventando presto giocatori scratch e sognando di emulare i professionisti che vedevano in televisione o comunque di intraprendere una carriera professionistica nell’industria del golf.
A 27 anni Brad iniziò ad avere problemi al ginocchio destro, era molto gonfio da un paio di settimane. “Prendi degli antidolorifici” è stato il primo consiglio del medico, “ci vediamo tra due settimane”. La situazione non migliorava, e la successiva risonanza magnetica purtroppo rivelò che Brad aveva una forma rara e aggressiva di cancro alle ossa al ginocchio ed era in pericolo di vita.
Fu un colpo pesantissimo.
“Fui indirizzato da uno specialista a Londra e mi disse subito che l’unica opzione era amputare la gamba. Gli risposi sì, tagliala, facciamo la chemio e tutto il resto, vai avanti. Ci è voluto un po’ di tempo prima che il mio cervello recepisse che quella parte del mio corpo non c’era più”.
Brad ha fatto sei cicli di chemioterapia, e racconta di essere sopravvissuto a quel difficile periodo grazie ad una sorta di ‘pilota automatico’ che il suo fisico aveva innescato e grazie al grande sostegno di tutta la sua famiglia.
L’amputazione e le cure mediche fermarono il tumore.
Restava però il pensiero del golf.
Era ancora ricoverato all’ospedale quando, cercando su internet, vide un video di Juan Postigo.
Brad si convinse di potercela fare.
Aiutato dal sempre incoraggiante fratello gemello Mitch e da suo padre, Steve, Brad completò la sua riabilitazione per poter tornare rapidamente al golf e recuperare il tempo perso. Il dolore fisico era ancora una preoccupazione. Brad continuava a lottare con il suo swing e non andava d’accordo con la sua gamba protesica, che gli procurava dolore.
Per risolvere i suoi problemi con la protesi Brad è andato in Australia, dove un chirurgo rivoluzionario ha inserito un impianto di metallo nel moncone della sua gamba, fornendo al contempo maggiore comfort, stabilità e mobilità. Brad dice che questa operazione ha trasformato la sua vita; è stato il suo punto di svolta.
Brad ora ride dei primi sforzi al campo pratica, affermando di aver colpito 10 “rattoni” di fila mentre lottava per trovare l’equilibrio. Il grande supporto del fratello Mitch lo ha aiutato a ritrovare il suo golf.
“Il mio movimento è molto migliorato. Non c’è dolore. Sento il terreno sotto di me perché è collegato allo scheletro reale”.
Brad Smith sta andando avanti a tutto gas nel 2022. Nei tornei EDGA è diventato un temuto concorrente: ha vinto il PING Open for Golfers with a Disability a metà giugno, ed il secondo posto nell’English Open la settimana successiva. A luglio ha vinto l’Irish Open e l’EDGA Rockliffe Open.
A proposito dell’EDGA Tour Brad risponde: “Ho incontrato delle persone davvero simpatiche, ed è come una grande famiglia. Nessuno ti guarda in modo diverso, sai? Voglio dire, posso camminare per le strade della mia città e ogni tanto senti gli occhi su di te. In qualsiasi evento EDGA, non lo senti. Ti senti semplicemente e completamente normale, cosa che, poi, lo sono tutti. Non c’è nessuna di quella sensazione di essere guardato o giudicato, non c’è discriminazione. È così, semplicemente normale”.
Brad conclude: “Penso che senza il golf sarei in un posto molto diverso, questo è certo. Senza di esso, non sarei quello che sono oggi. Penso che il golf per me sia felicità. Questo è ciò che significa davvero. Ovviamente quando giochi non sei sempre contento perché a volte non giochi come vorresti. Ma questo è il golf, questa è la vita, sai, ecco cosa succede. Ma sì, penso che il golf per me sia solo felicità”.